Ucraina, Crosetto: "Non ci faremo intimidire da Mosca"
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Lun, Mag

Ucraina, Crosetto: "Non ci faremo intimidire da Mosca"

Esteri
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(Adnkronos) - "Non ci faremo intimidire". Lo afferma il neo ministro della Difesa, Guido Crosetto in un'intervista al quotidiano 'La Stampa' in merito al conflitto in Ucraina e ad un eventuale innalzamento della tensione tra Roma e Mosca. "Ci sono momenti nella storia in cui occorre schierarsi senza se e senza ma, anche se non è facile,

anche se la scelta ti lascia l'amaro in bocca - dice Crosetto - In questo caso, l'amaro sarebbero le sanzioni di ritorno che ci penalizzano. E questo è uno di quei momenti storici. Non è immaginabile di cedere al ricatto della Russia. E neanche ci converrebbe". Sul posizionamento atlantico della premier e della maggioranza "si sbagliavano", afferma Crosetto, "anche perché oggi si fanno scelte che peseranno sui prossimi decenni. Questo governo nasce con l'ambizione di guardare lontano, non alla prossima settimana o prossimo mese. E penso che sulla politica estera e di difesa questo governo si muoverà assolutamente compatto".  

Per quanto riguarda le esercitazioni Nato in Adriatico e anche sul fatto che si fronteggiano le flotte come durante la Guerra Fredda, Crosetto afferma che "è da almeno 20 anni che si parla della centralità del Mediterraneo, per traffico di merci, rotte dell'energia, cavi per telecomunicazioni. Da ultimo anche per i traffici dei nuovi commercianti di schiavi. E' per questo motivo che la difesa ha investito nella Marina Militare". E aggiunge: "Sono 12 anni che mi occupo di difesa da più punti di vista: dal ministero, dal Parlamento, dall'industria. Conosco bene i problemi. Chi come Conte o Licheri, parla di conflitti, non sa di che cosa parla. Chi si occupa di industria della Difesa, ha un mandato dagli Esteri e dalla Difesa. Si viaggia assieme ai ministri, ai sottosegretari, ai capi di Stato Maggiore, accompagnati dai servizi. Si è un pezzo dello Stato, senza esserlo. E così mi sono considerato fino ad oggi: al servizio dello Stato, senza esserne parte. Oggi ho lasciato ogni mia attività privata e lavorerò solo per lo Stato".  

 

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