''Lo Sviluppo Dell’essere Umano Nel Ciclo Della Vita''
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Gio, Mag

''Lo Sviluppo Dell’essere Umano Nel Ciclo Della Vita''

Il senso della vita
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Lo Sviluppo Dell’essere Umano Nel Ciclo Della Vita
Lo Sviluppo Dell’essere Umano Nel Ciclo Della Vita

 

Splash, splash una secchiata d’acqua vi ha colpito? L’avete tirata? Di recente? In un lontano passato? Correndo con allegria sulla battigia del mare, ridendo oppure a muso duro cercando proprio quel tale a cui farla pagare… C’è chi poi si ricorda la fanciullezza! Chi con nostalgia e bramosia e chi pensando a chi è ancora giovane e quanta strada ha ancora da fare e da penare…

Certo in ogni età, fase della vita, è celato non solo un enigma, ma anche un affanno… Vi sono momenti che paion procedere senza intoppo ed altri farrugginosi,aggrovigliati, pesanti…

L’età procede e lo specchio, una foto, un video ci rendono testimonianza del tempo trascorso. La nostra immagine che muta ed è impossibile arrestarla.

Vi è che chi tende a voler evitare di osservare qualsiasi minimo dettaglio dalla propria esistenza cosi come l’intrepido che non riesce a stare fermo e scalpita se la vita non propone novità…

Ci sono vite che paiono essere vissute con serenità altre con sofferenza indipendente dalle complicanze reali esistenziali.

Il malinconico, il pessimista cronico che si contrappone a chi cerca di giustificare in modo positivo o spirituale tutto ciò che si presenta.

Si nota poi chi tenta di fermare il tempo del suo apparire e diviene anonimo… Un eternità fittizia… Una posa innaturale che rivela ancor più la tragicità della posizione assunta. Il tempo lascia sempre una sua impronta. Saturno, il tempo è lui fra le divinità l’anziano, ma al contempo il savio perché attraverso il suo passaggio ha avuto modo di conoscere. Ha anche una sua forza ed un dominio sul mondo, col suo passaggio, lo trasforma e talvolta par distruggere l’essere o la cosa che non è strutturata in modo adeguato. In chi invece par farsi un baffo del tempo che incalza, par arridere.

Vi sono volti che danzando a braccetto col tempo, al suo ritmo, e coi tranelli e trabocchetti che la vita porge continuamente, divengono più vivi, significativi, interessanti. Paion intriganti ed in essi vi è una forza ammaliante, un carattere proprio che si forgia, un carisma. Vi sono questi rari essere che pure seduti ad una panchina solitaria ad un parco, in una sala da concerto in disparte, l’occhio vivo li scova. Un aurea diversa, li riveste… Non è possibile definire nettamente cosa abbiamo di diverso, ma già ci si può aspettare una visione insolita esistenziale lo ricolma e una battuta provocatoria sgorga, spesso, dalle sue labbra! Quest' essere possiede sicuramente un modo di approcciare la vita non comune, non standardizzato, ma molto personale. Simili individui non hanno un solo metro per ogni cosa, ma in ogni situazione pare venga soppesata in modo adeguato e differente. Spiriti rari che paiono essere donati al mondo per farci scuola, insegnarci l’arte di vivere insieme alle stagioni della vita che più di un demente vorrebbe sopprimere dal proprio corso vitale falciandosi così le gambe e la possibilità di apprendere e di essere mietuto come grano dorato…

Il video che vi riproponiamo oggi con Andrea Smorti si intitola: “Lo sviluppo dell’essere umano nel ciclo della vita”.

Andrea Smorti già professore ordinario di Psicologia dello sviluppo cognitivo presso la facoltà di Psicologia dell’ Università degli Studi di Firenze. Ha pubblicato numerosi lavori su riviste specializzate italiane e internazionali e volumi.

Il video è proprio per tutti coloro che temono il passaggio degli anni e di invecchiare, ma anche semplicemente di crescere, di diventare adulti, persone responsabili. L’Istat ha posticipato le fasi di ingresso nell’età adulta ed anziana… Da cattivi verrebbe da pensare, se per mandare più tardi, in pensione, le persone oppure non dare proprio la pensione… Che carognaggine una simile idea! E che l’Occidente oramai così ben attivo sul wellness non fa più crescere in alcun modo un individuo. Lo lascia psicologicamente e fisicamente sempre giovane! Un ever green.

Spesso oramai chi si reca ad un concerto, ad una conferenza oppure ad una mostra trova spiegazioni degli eventi in format di età scolastica primaria non per adulti preparati e competenti. Uno si sente sempre trattato come un deficiente, una persona bisognosa e non come uno che invece deve apprendere l’arte di cavarsi d impiccio e diventar forte…

Sicuramente “Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.” Questo ebbe a dirci ENNIO FLAIANO e con questa consapevolezza in India per gli induisti la vita era ripartita in 4 fasi delineate a grandi linee così:

Il primo stadio, che corrisponde alla nostra infanzia e giovinezza si chiama brahmacharya, il periodo dell’apprendimento. In questi prima anni di vita il compito è imparare, sia studiando testi e teoria che acquisendo praticamente una professione o un’arte. Lo scopo è diventare adulti responsabili, in grado di sostenere le responsabilità sociali, umane e spirituali delle fasi successive.

Il secondo periodo è il grihastha, la fase in cui la vita ruota attorno alla famiglia e alle responsabilità di essere genitori capaci di fare crescere i figli e occuparsi dei bisogni materiali del nucleo famigliare allargato. A demarcare chiaramente l’ingresso in questo stadio è il matrimonio.

Nel terzo stadio, il vanaprastha, si abbandonano lentamente le responsabilità- una sorta di pensionamento dal lavoro ma anche dai doveri famigliari. Idealmente si entra in questa fase al momento della nascita del primo nipote (figlio del figlio). Si inizia con smettendo di preoccuparsi di portare a casa i soldi per i bisogni materiali di tutti fino ad arrivare al completo abbandono delle responsabilità materiali ed emotive.


L’ultimo stadio è il sannyasa, la completa rinuncia al mondo terreno e ai legami affettivi per dedicarsi completamente alla ricerca spirituale e prepararsi alla morte. Fisicamente si vive come eremiti nella foresta e lo scopo ultimo è quello di uscire al ciclo delle rinascite.

Vi è un testo di Cicerone: “L’arte di invecchiare” e così si legge dal retro di copertina: "Qual’è il modo migliore per poter vivere bene la vecchiaia e anzi godere dei vantaggi che essa offre a chi impara ad accettarla con saggezza? In questo dialogo tra Catone il Vecchio e due suoi giovani amici, Scipione e Lelio, Cicerone, da buon avvocato, confuta una per tutte le accuse che gli stolti le rivolgono e soprattutto nega che il passare degli anni possa provare l’uomo delle sue gioie migliori: il vecchio può dedicarsi ancora a tante occupazioni gratificanti, può rendere intensa la sua giornata, sebbene privo dell’agilità e della forza di gioventù e, in quanto ai tanti decantati piaceri dell’amore a cui deve rinunciare, tanto meglio; è una preoccupazione in meno!".

Non desiderare crescere, maturare, temere di invecchiare non consente neppure all’anima di potersi propriamente sviluppare e godere dei beni a lei concessi. Restiamo nella sua scorza e non entriamo e viviamo i luoghi dell’anima ed il suo tempo che se riesce porsi in divina comunione diviene eterno e giovane, capace cioè di meraviglia, stupore ed apprendere continuamente da ogni circostanza perché collegata alla fonte da cui ogni cosa scaturisce e che le insegna e mostra verità del vivere e vivere bene in modo sereno, gioioso e con distacco dai beni fugaci del mondo, privo di attaccamento doloroso, ma riempito da amorevole cuore verso ogni espressione del mondo terreste e superiore. Si possono scorgere fasi del crescere, nuovi modi di concepire lo stare nel mondo e gestire le relazioni. Una nuova libertà dell’essere affiora che non si sente più tanto incatenato al mondo dei sensi e al volere del mondo della natura, ma legato ad un mondo della libertà divina che consente di far a meno di tante cose che inquinano i pensieri ed il corpo e lo rivestono di inutili affanni. Si ritrova il tempo per osservare e stare nel mondo e concretamente cercare di ivi operare ordinando il proprio essere al mondo invisibile superiore. Una nuova dolcezza si effonde d’un tratto ed una nuova unione sorge improvvisa in ogni dove. Il tramonto non è da temersi perché è solo un momento di un più ampio cammino che mai fine avrà né qui né là…!

VIDEO. "Lo Sviluppo Dell’essere Umano Nel Ciclo Della Vita" - con Andrea Smorti

 

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 L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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