Ernst Jünger, testimone oculare della prima e della seconda guerra mondiale, attraverso le pagine dei suoi libri e diari ci porta a scoprire il fuoco ed il sangue che hanno caratterizzato i due conflitti mondiali, che hanno visto un rapido processo di mutamento delle strategie e tecniche di guerra.
Dalla battaglia nelle trincee a corpo a corpo a quella della seconda guerra mondiale fatta con armi sempre più sofisticate e dove la crudeltà si è estesa non solo all’esercito, ma anche ai civili. Pagine dense, piene di testimonianze storiche, pagine che ci portano a considerazioni sull’animo umano posto in situazioni cruciali, al limite del verosimile, pagine dove si vede il coraggio dell’uomo e quanto può essere feroce, disumano.
Pagine attraverso le quali si compie un viaggio nel corso del '900 da parte di un personaggio che ha fatto storia.
Jünger con gli occhi di un fotografo ci porta a comprendere sia la prima che la seconda guerra mondiale e ci porta verso la nostra realtà illustrandoci già dai primi anni '40 circa lo stato mondiale, la trasformazione dell’uomo, diventato "lavoratore". Un uomo freddo, che estende se stesso attraverso l’uso della tecnica, privo, snaturato di momenti di "otium".
Ci porta ai giorni d’oggi prevedendo le nuove guerre, quelle che stiamo vivendo attraverso i virus.
Le Sue pagine si schiudono sui rapporti tra lo Stato ed il singolo, tra libertà e dittatura e cerca nuove possibilità per l’individuo per rimanere incolume interiormente, ma eccoci ribaldati al 2004 quando incontrammo il Generale Pier Paolo Lunelli, ora in riserva che ci parlò in modo dettagliato delle nuove guerre e come sarebbero state.
Pier Paolo Lunelli è laureato in filosofia e possiede laurea e master in scienze strategiche. Ha ricoperto numerosi incarichi nazionali, internazionali e in operazioni militari in Patria e all’estero. È stato docente di strategia, intelligence strategica e arte operativa presso istituti di formazione degli Ufficiali superiori dell’Esercito. Ha ricoperto l’incarico di Direttore dell’Ufficio piani per le operazioni militari all’estero e Capo dell’istituto di formazione per la difesa biologica, chimica, radiologica e nucleare. In ambito internazionale è stato Presidente del comitato europeo per lo sviluppo delle capacità fondamentali nel settore della difesa dalle minacce biologica, chimica e radiologica. Ha al suo attivo una vasta pubblicistica nel settore della pianificazione strategica e operativa anche nel campo della difesa biologica, chimica e radiologica, grazie a Lui la procura di Bergamo sta indagando sulle cause che hanno scatenato la pandemia e sulla cattiva gestione di questa situazione che ha scatenato secondo l’Istat solo nel marzo del 2020 defunti come una terza guerra mondiale, ma in realtà di guerra si può realmente parlare di quella nuova guerra che a Suo tempo il Lunelli ci aveva descritto.
Lo ringraziamo di mettere a nostra disposizione un suo lavoro dettagliato, cesellato, che scorre limpido, preciso, chiaro dove si evidenzia non solo la cattiva gestione della pandemia che già sapevamo doveva esserci, ma di quante vite potevano essere risparmiate.
Un'analisi agghiacciante, ma al contempo avvincente dove con ritmo serrato ci porta nei menandri di come il nostro Stato doveva essere preparato a gestire la situazione, delle dichiarazioni mendaci fatte e dei molteplici errori compiuti. Resta da sapere se volontariamente o meno.
L’analisi del Generale Lunelli è servita e serve alla Procura di Bergamo per le indagine che stanno procedendo e speriamo possano portare alla luce la verità sullo scatenarsi in maniera così tremenda del virus nel nostro paese e dei danni alle vite umane e all’economia.
Si pone in evidenza che chi doveva realmente decidere non aveva compreso entità del problema…
Leggere il dossier ci porta a rivedere le pagine di una nostra storia recentemente trascorsa e a riviverla sotto una luce e comprensione del tutto nuova.
Interessante sottolineare alcuni punti salienti: la paura e l’angoscia hanno preso il sopravvento e si sono trasformati in panico e questo ha generato un affollamento del pronto soccorso. Lo stato di allarme ha creato ansia nelle persone e in alcuni con gravi casi collaterali. Aggiungiamo noi: uno Stato che vuole bene al cittadino, si sa da lezioni di filosofia e psicologica, tranquillizza nei suoi messaggi il popolo anziché creare disagi alla psiche…
In secondo luogo, scrive il Lunelli, col collasso del sistema sanitario gli ospedali non sono stati più in grado di ricevere ulteriori malati o il loro trattamento è stato ritardato. Ciò si è riflesso sul servizio di emergenza 118 che non era in grado di consegnare rapidamente i malati al Pronto Soccorso (le file delle ambulanze in attesa) o in altri ospedali più lontani. Con le ambulanze bloccate, il numero di emergenza 118 è probabilmente andato in tilt. In terzo luogo, molti medici condotti si sono ammalati mettendo in crisi l’assistenza sul territorio. In quarto luogo parecchi pazienti che non hanno trovato posto in ospedale sono rimasti tra la vita e la morte in casa, affamati di ossigeno ma almeno con l’assistenza dei famigliari. Alcuni avevano altre patologie e non hanno trovato un pronto aiuto. Altri dovevano subire interventi chirurgici, che però sono stati posticipati di mesi. A Bergamo non c’era più posto nei cimiteri, i feretri si accatastavano ovunque anche nelle chiese ormai deserte dei vari comuni. Al cimitero monumentale da 100 esequie al mese si è passati a quasi 900.
Proseguendo nel testo e avviandoci verso le conclusioni: la procrastinazione, il rinvio delle decisioni, la tergiversazione sono state le cause principali di questa emergenza che si è rivelata una catastrofe. Il malvezzo del rinviare è una caratteristica della politica e degli apparati burocratici che preferiscono non decidere o, se possibile, passare il cerino acceso a qualcun altro. Machiavelli, in proposito, scrive: "Così succede nelle questioni che riguardano lo Stato: se si conoscono da lontano (il che non è dato se non a un uomo prudente), i mali che sorgono si guariscono presto. Invece, quando non si sono intravisti e si lasciano crescere finché ognuno li può riconoscere, non vi è più rimedio." Machiavelli, Il Principe, Cap. 5 "if you fail to plan you are planning to fail", diceva B. Franklin. Se decidi di non prepararti stai preparando la tua rovina. In questa prospettiva, sono stati commessi una serie di errori e omissioni prima e dopo la dichiarazione dello stato di emergenza…
Ma non desideriamo dir oltre per non far perdere la piacevolezza di comprensione degli avvenimenti che avviene dalla lettura del testo.
Grafici di semplice analisi aiuteranno i discorsi e consentiranno di riassumere visivamente i contenuti scritti.
Le guerre prevedono sempre molti defunti così come i genocidi che sono stati ad es. contro i pelli rossa, il popolo armeno, tibetano….
A questi si aggiungono ad es. la bomba atomica, al termine del secondo conflitto mondiale, che non solo procurò numerose vittime all’istante, ma produsse conseguenza gravi a lungo termine.
Questi è l’uomo quando non è guidato e cresciuto interiormente.
L’uomo si deve abituare a superare i conflitti interiori e presenti nel mondo evolvendosi e ricongiungendosi ad un senso della vita elevato, retto, dignitoso non solo per se stesso, ma per i suoi simili.
Link al testo del Generale Pier Paolo Lunelli: E se la bassa Val Seriana fosse stata dichiarata zona rossa il 3 marzo 2020?
Leggi anche: Associazione Eumeswil
L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger.
L’Associazione si fonda su tre pilastri:
CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.
TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.
RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.
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