(Adnkronos) - Palermo ha perso 1,8 milioni per non aver presentato progetti, la Regione Calabria ben 104. L’amministratore di Ambico: «Serve un supporto alla pianificazione».
Padova 21.12.2022. Ancora 15 obiettivi da portare a termine entro il 31 dicembre. Su 55 obiettivi da realizzare prima della fine del 2022,
«Risorse importanti, ma di fronte alle quali occorre essere pronti, perché per potersele assicurare è necessario molto lavoro: servono piani e progetti da parte delle amministrazioni pubbliche che devono richiederne l’accesso», afferma l’imprenditore padovano Jonathan Morello Ritter, Amministratore di Ambico Srl, azienda che fa parte del Gruppo Solidax. La sua proposta?«Mettere a disposizione di comuni ed enti le competenze di aziende che hanno esperienza nel campo della finanza agevolata, in modo da presentare progetti adeguati e non perdere gli stanziamenti del PNRR. A riguardo, le assunzioni di nuovo personale previsto nella Pubblica amministrazione non sono purtroppo sufficienti, anche perché i tempi di selezione e di inserimento non sono compatibili con le scadenze imminenti dettate dall’Europa. È invece più che mai necessario essere tempestivi e poter contare da subito tutte quelle competenze necessarie per scrivere i progetti e presentarli ai diversi ministeri».
Ma come riuscirci? Morello Ritter, imprenditore nel campo della finanza agevolata e investimenti sostenibili, non si limita a evidenziare il problema, ma avanza una sua soluzione, conoscendo bene la materia: includere una task force di imprese specializzate nella finanza agevolata, quelle, per capirci, che aiutano le aziende a stendere i progetti per accedere alle diverse agevolazioni. «Si potrebbero creare dei bandi loro dedicati, per avere un supporto immediato nella pianificazione e progettazione delle domande da proporre ai ministeri per conto delle pubbliche amministrazioni locali. I piccoli comuni spesso non hanno a disposizione personale e comunque non hanno figure con le competenze specifiche necessarie per essere tempestivi nelle richieste dei fondi».
A dare vigore alla segnalazione ci sono alcuni dati di fatto, su cui vale la pena di soffermarsi. Emblematico il caso della Città metropolitana di Palermo, a cui il Ministero delle Infrastrutture ha deciso di revocare il contributo da quasi 1,8 milioni concesso l’anno scorso per progettare interventi compatibili con il PNRR - dalle scuole alla mobilità dolce, fino ad arrivare alla riqualificazione dei quartieri disagiati e delle case popolari. Il motivo? Nessuno ha mai risposto alla “chiamata”, presentando progetti per gli interventi. Purtroppo gli esempi sono però numerosi e non riguardano soltanto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Che dire dei 104 milioni già persi dalla Regione Calabria nel marzo scorso, relativi ai fondi React-Eu destinati al settore idrico, cruciale per un territorio in cui la dispersione di acqua si avvicina al 50%? O al fatto che la Sicilia - recidiva - e la Basilicata non hanno presentato alcuna richiesta di finanziamento al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, che ha recentemente distribuito 96 milioni? È alla luce di questi fatti che la proposta di Morello Ritter appare tutt’altro che campata in aria.
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