Moda: uno sguardo al futuro tra sostenibilità e tracciabilità
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Moda: uno sguardo al futuro tra sostenibilità e tracciabilità

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Roma, 5 maggio 2021. Filati riciclati, fibre biologiche, filiera controllata e riuso creativo: anche la moda si fa sostenibile, in linea a un'esigenza condivisa in tutto il mondo e richiesta a gran voce soprattutto dai consumatori.  

Secondo una recente indagine lanciata da Trustpilot e London Research, quattro clienti

su cinque si dicono pronti a rinunciare a indumenti provenienti da un brand non aderente a standard etici, mentre il 67% degli intervistati ammette di essere più propenso ad acquistare un articolo prodotto con materiali ecologici. 

Brand e celebrity a sostegno della moda sostenibile  

Allo stato attuale, sono diversi i principali player della moda che hanno fatto delle esigenze green una priorità. Da Prada a Maison Margiela, da Stella McCartney a Vivienne Westwood, lo scopo è garantire produzioni più green, naturalmente senza rinunciare allo stile.  

A sposare questa tendenza, anche uno dei primi sostenitori della moda sostenibile, il Principe Carlo, che di recente, così come si legge su Pourfemme, ha lanciato un progetto di formazione tessile, per far sì che l'alta moda possa essere bella, ma anche rispettosa dell'ambiente. 

Naturalmente, l'idea alla base dei progetti green ha già preso piede in tutto il mondo e ha reso possibile sfoggiare prodotti d'alta moda realizzati con materie prime destinate allo scarto. È il caso dei collant ottenuti dal riutilizzo della plastica, della biancheria intima proveniente da filati riciclati, ma anche delle borse e delle scarpe realizzate con la buccia della mela, del tutto indistinguibili dagli articoli prodotto secondo processi canonici. 

A fare di questo trend una priorità, Maison Margiela, che in pieno lockdown ha aderito al riciclo creativo producendo una pregiata linea di accessori – in edizione limitata – ottenuta da parti di tessuto e pellami altrimenti destinati allo smaltimento.  

Seguendo lo stesso principio, anche Prada ha puntato l'attenzione sul tessuto, l'elemento che, nella produzione dei capi, impatta maggiormente sull'ambiente: il risultato è un processo orientato al riciclo del nylon, con l'obiettivo di sostituire completamente il nylon vergine entro la fine del 2021. 

Alta moda: la filiera diventa trasparente con la blockchain  

Oggi la moda guarda al futuro anche grazie a una nuova tecnologia, che punta ad avvicinare i consumatori attenti alla sostenibilità alle maison che operino in modo etico.  

Si tratta della blockchain: un database innovativo, immodificabile e indistruttibile, dove vengono memorizzate le informazioni relative al ciclo di vita di un prodotto.  

E in tema di sostenibilità, l'incontro tra la blockchain e il mondo dell'alta moda si preannuncia come una vera e propria rivoluzione, che apre le porte a una filiera più trasparente e a un nuovo modo di intendere i consumi. 

Nello specifico, grazie alla blockchain, è possibile affiancare ogni indumento una sorta di documento di identità invisibile, che racconti la storia del capo dall'origine delle fibre fino al cliente finale.  

La filiera produttiva, consultabile tramite QrCode, garantisce un acquisto più trasparente sia in merito alla qualità del capo sia per quanto riguarda il brand che l'ha prodotto, contribuendo alla creazione di una panoramica chiara in tutte le fasi del suo percorso. 

Tramite la blockchain, quindi, sarà anche possibile sostenere quelle maison che operano in modo sostenibile. Si possono inoltre avere informazioni su quei brand che danno vita alle loro produzioni tramite un approvvigionamento responsabile e senza lo sfruttamento della manodopera, con benefici anche sulla sicurezza grazie a una maggiore protezione da possibili contraffazioni. 

Il futuro della moda sostenibile  

Naturalmente, i principi di qualità, sostenibilità e trasparenza oggi guidano l'intera industria dell'abbigliamento, decisa a puntare su collezioni green, ma dall'alto valore estetico.  

Quando si pensa ai capi eco-friendly, infatti, l'errore più comune è quello di immaginare indumenti meno belli o meno pregiati, una falsa credenza, già da tempo sempre meno diffusa, ma oggi destinata a dissolversi del tutto grazie all'intervento delle principali maison.  

Il futuro che attende l'alta moda, dunque, si preannuncia ricco di eccellenze green, a vantaggio dei brand, del consumatore e dell'ecosistema. 

Per maggiori informazioni 

Sito web: https://www.pourfemme.it/  

Comunicato a cura di: TiLinko – IMG Solutions srl per Deva Connection 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.