Orsan: accessi giornalieri in RSA legge, saremo inflessibili. Finiscono 18 mesi di vergogna e dolore e finisce l’era della discrezionalità dei direttori sanitari delle RSA, tolleranza zero per i fuorilegge
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Orsan: accessi giornalieri in RSA legge, saremo inflessibili. Finiscono 18 mesi di vergogna e dolore e finisce l’era della discrezionalità dei direttori sanitari delle RSA, tolleranza zero per i fuorilegge

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Orsan, cinque le cose immediate da fare per applicare subito il DL 23 luglio 2021, n.105 ormai legge  

1) Stop immediato alle prenotazioni obbligatorie delle visite  

2) Incontri in presenza giornalieri con Green Pass e DPI  

3) Ingresso libero nei reparti come nel gennaio 2020  

4)

Libertà di ingressi quotidiani con durata illimitata per assitenza non autosufficienti  

5) Digitalizzazione procedure di verifica Green Pass e niente più moduli inutili da compilare  

Monza, 16 settembre 2021 – “Qualcuno adesso dovrà pagare per la messa in opera di comportamenti sciagurati e indegni di cui sono state vittime oltre 2 milioni e mezzo di persone, considerando la popolazione residente in RSA e noi amici, familiari che li abbiamo guardati sugli IPAD per mesi, poi attraverso le grate delle finestre e adesso li vediamo ogni 20 minuti a settimana – spiega Dario Francolino, Presidente del comitato Orsan, commentando l’approvazione del Decreto Green Pass di ieri, da parte del Parlamento. Occorre precisare che ci sono state anche RSA illuminate e virtuose, troppo poche però rispetto a quelle che hanno adottato comportamenti omertosi e si sono blindate senza motivi scientifici concreti. Con l’approvazione definitiva del cosiddetto decreto “Green Pass” ieri da parte del Senato e quella del Consiglio dei Ministri, convocato per oggi alle ore 16.00, speriamo si chiuda definitivamente una delle pagine più nere della storia delle Residenze Sanitarie Assistite in Italia, che ha dimostrato in modo plateale e drammatico l’inadeguatezza di questo modello assistenziale e dei sistemi ispettivi regionali di vigilanza e controllo. Quello che è accaduto in questi 18 mesi nelle RSA italiane è semplicemente vergognoso e disumano - prosegue Francolino - e adesso siamo pronti e urliamo di felicità, di gioia seppur sfiniti, delusi, tristi e molti di noi ormai orfani dei nostri genitori, morti non per il Covid ma lasciatisi andare per non essere più riusciti a vedere i propri affetti. Certo, ci crederemo davvero quando Governo e soprattutto Regioni utilizzeranno i loro poteri ispettivi per controllare l’effettiva applicazione della legge, il nostro pensiero si può sintetizzare nell’adagio “dare soldi vedere cammello” perché troppe volte in questo anno e mezzo abbiamo sperato che le cose cambiassero dopo l’approvazione di provvedimenti del Governo nazionale rimasti clamorosamente lettera morta per colpa delle Regioni. Ai Governatori non crediamo più. Hanno perso la nostra fiducia e anche il nostro consenso politico ed elettorale perché attraverso le ATS locali hanno sempre ostacolato con rudezza e superficialità l’applicazione di queste leggi sostenendo i provvedimenti restrittivi di RSA disorganizzate, pavide e in molti casi insensibili al dolore umano provocato da decisioni insensate e soprattutto prive di ogni fondamento scientifico”.  

“Oggi chiediamo che il Ministero della Salute, da lunedi 20 settembre, invii i propri ispettori e i NAS, a campione nelle RSA italiane per verificare semplicemente l’applicazione della legge, che le Regioni e i Governatori facciano finalmente la propria parte e che le ATS emanino immediatamente le disposizioni applicative regionali – siamo in Stato di Emergenza e non si può ormai perdere neanche 1 minuto. Dovremo però fare i conti con questa tragedia e lavoreremo con il Parlamento affinchè disponga il varo di una Commissione di Inchiesta sul comportamento delle RSA italiane durante la pandemia tra febbraio 2020 e dicembre 2021 che resoconti quanto accaduto in questi sciagurati 18 mesi. Mesi che hanno visto: l’inserimento di malati covid nelle RSA lombarde generando focolai e morti ancora senza giustizia; l’ignoranza rispetto al fatto che grazie alla copertura vaccinale di ospiti e familiari gli accessi potessero riprendere in modo normale e i comportamenti ostili e i ricatti da parte di RSA che ancora oggi minacciano i familiari, che invocano il rispetto della legge, di dimettere i propri congiunti e scacciarli dalle strutture. Un sistema omertoso che affligge strutture nate per assistere e diventate dei recinti equestri inaccessibili se non dietro consensi con il contagocce”. 

Comitato ORSAN – Open RSA Now  

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