Amiloidosi cardiaca: il Piemonte al lavoro per potenziare la rete specialistica e il sistema di diagnosi precoce
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Amiloidosi cardiaca: il Piemonte al lavoro per potenziare la rete specialistica e il sistema di diagnosi precoce

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(Adnkronos) - Una buona notizia per i malati e le loro famiglie, grazie all’Ordine del Giorno di Raffaele Gallo, presentato in Consiglio Regionale e approvato all’unanimità  

Torino 28 febbraio 2022 – Importanti novità in Piemonte per i malati di amiloidosi cardiaca: una patologia rara legata

all’accumulo nel muscolo cardiaco di proteine anomale, chiamate amiloidi, che ne compromettono la funzionalità. In seguito all’incontro dal titolo ‘Il governo clinico dell’amiloidosi cardiaca. Focus Piemonte’, organizzato il novembre scorso da Motore Sanità per fare il punto sulla gestione dell’amiloidosi cardiaca in Regione Piemonte, con il coinvolgimento delle Istituzioni e dei principali esperti, è stato presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale sulla necessità di individuare le nuove frontiere di diagnosi e cura di questa grave malattia, con richiesta alla Giunta Regionale di potenziare la rete di prevenzione e di cura anche con Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) adeguati e dedicati.  

Soddisfatto Raffaele Gallo, Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale e primo firmatario dell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità il 15 febbraio: “Abbiamo portato all’attenzione del Consiglio e della Giunta il dibattito su questa malattia e tutti insieme abbiamo deciso di agire per potenziare la rete di specialisti strutturata e integrata che tratta l’amiloidosi cardiaca, soprattutto nella fase della diagnosi precoce secondo il sistema Hub & Spoke, in coerenza con le risultanze del gruppo di lavoro in capo all’Assessorato alla Sanità. Saranno realizzate inoltre campagne di informazione sul territorio regionale, coinvolgendo i presidi ospedalieri con team multidisciplinari, affinché tale patologia, misconosciuta e spesso ancora sotto diagnosticata, sia sempre più conosciuta e adeguatamente diagnosticata e trattata”.  

Tutto questo al fine di alleggerire la qualità di vita dei pazienti affetti dall’amiloidosi cardiaca – e dei loro familiari – dalle gravi difficoltà che la malattia comporta, facilitando in primis l’accesso al trattamento e riducendo la mobilità passiva. “Sono molto contento di aver contribuito a mettere in moto un meccanismo che possa portare a strutturare meglio la sanità su questo tema e a rendere un servizio migliore al cittadino e a quelle persone affette da amiloidosi cardiaca, malattia che deve essere curata nel miglior modo possibile”, commenta Gallo.  

Ufficio stampa Motore Sanità  

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