(Adnkronos) - Il professionista può indagare per scoprire se il lavoratore assente non assiste un parente e raccogliere prove valide in tribunale
Milano 14 marzo 2022. La legge 104 del 1992 prevede la possibilità di usufruire di permessi dal lavoro retribuiti per coloro che assistono familiari con handicap o
Il lavoratore che si assenta per assistere un parente non deve trascorrere tutta la giornata insieme a quest’ultimo, ma può svolgere anche commissioni per suo conto. Perciò verificare che non si stia effettivamente occupando di lui è necessario svolgere indagini molto approfondite e complesse, che sarebbe difficile svolgere in autonomia. “Senza considerare che le prove raccolte non avrebbero alcun valore, poiché solo il materiale prodotto da un investigatore professionista può essere utilizzato in tribunale nel corso di un’eventuale causa” aggiunge Caruso, sottolineando come sia necessario “verificare il comportamento del lavoratore nel corso di tutta la giornata di permesso e raccogliere prove difficili da confutare in aula”. È infatti necessario dimostrare che le attività svolte siano incompatibili con il compito di prestare assistenza al familiare per il quale il dipendente ha usufruito del permesso e non si è recato a lavorare.
Il consiglio per il datore di lavoro che avesse dei sospetti è di rivolgersi ad un professionista senza tergiversare. Lasciar credere che all’interno dell’azienda sia possibile aggirare le regole, infatti, provoca danni non solo alla produzione (poiché il dipendente assente non lavora), ma anche all’ambiente. I colleghi, costretti a lavorare di più per sostituire l’impiegato disonesto, potrebbero infatti essere scontenti e con il passare del tempo operare con meno convinzione.
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