(Adnkronos) - Una cucina che utilizza solo ingredienti selezionati ed esalta i gusti naturali del cibo caratterizza questo locale storico della ristorazione locale, rilevato e valorizzato dallo chef Giovanni Muffini
Milioni di anni fa il Roero, nel Cuneese, era ricoperto dal mare, come testimoniano i ritrovamenti di conchiglie e
“Quando 5 anni fa siamo giunti nel Roero – spiega Giovanni Muffini, chef e titolare – abbiamo deciso di portare la tradizione delle nostre terre, la Campania e la Basilicata, e soprattutto il gusto ed i sapori del mare, insieme ad alcuni piatti della tradizione enogastronomica piemontese, rivisitati. Ho girato tutta l’Italia per specializzarmi nella mia grande passione e scoprire le diverse cucine regionali ma ora qui ho deciso, insieme a mia moglie, di fermarmi. È il nostro posto ideale”.
Chi si reca alla Trattoria degli Amici non deve avere fretta. “Abbiamo deciso – puntualizza Giovanni Muffini – di rispettare l’originaria vocazione del locale, nato nel 1903 come luogo di socializzazione dove si poteva bere e mangiare insieme, giocando al biliardo. Qui consigliamo di venire a godersi momenti di relax, per sfuggire allo stress e alla fretta di ogni giorno, anche perché i piatti vengono preparati sempre al momento e hanno bisogno del giusto tempo”.
Anche se dista chilometri dalle coste liguri, alla Trattoria degli Amici è possibile trovare sempre pesce fresco tanto che il menù varia a seconda della disponibilità del giorno. Ogni volta, quindi, a pranzo o a cena è una sorpresa. “Il pesce arriva anche dall’Adriatico in giornata – continua Muffini – quindi non abbiamo molti piatti fissi nel menù ma li proponiamo al momento. La mia cucina è semplice, con ingredienti di primissima scelta, senza precottura, per non rovinare il sapore naturale di ombrina, sogliola, polipo, frutti di mare o del pescato del giorno. Realizzo sul momento antipasti, paste, risotti, secondi piatti. Ultimamente ho creato anche dei piatti di fusione con ingredienti tipici del posto, come per esempio, i tajarin con bottarga, carciofi e crema di tartufo bianco”.
In una zona ricca di viticoltori e cantine, non potevano mancare gli abbinamenti con i vini, in particolare Roero e Arneis e specifici percorsi di degustazione.
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