(Adnkronos) - Grazie ai progressi tecnologici i dispositivi sono quasi invisibili e personalizzabili, ma in Italia manca consapevolezza sul tema
Parma, 15 giugno 2022 - In Italia oggi circa 7 milioni di persone hanno problemi d'udito, pari all’11,7% della popolazione. La maggior parte di loro è costituita da
In ogni caso la tecnologia, oggi, è di grande aiuto, poiché consente di avere a disposizione dispositivi sempre più piccoli, quasi invisibili, e capaci di integrare diverse funzioni, a cominciare per esempio dalla possibilità di collegarsi al televisore o ad altri dispositivi. Il consiglio, perciò, è di farsi controllare sin da giovani, affidandosi ad una struttura seria con ampia esperienza del settore. Come trovarla? “Sicuramente cercando tra quelle che fanno pagare anche la prima visita, poiché in questo modo si ha la garanzia che non cercheranno di far acquistare a tutti i costi un apparecchio per rientrare dalle spese sostenute per l’appuntamento gratuito” aggiunge Allodi, che sottolinea come le grandi possibilità di personalizzazione degli ausili rendano fondamentale la figura dell’audioprotesista. Non solo la personalizzazione degli ausili, ma soprattutto la riabilitazione uditiva che l’audioprotesista può mettere in atto per far sì che la persona impari a gestire lo strumento al meglio e di conseguenza a utilizzarlo con il maggior comfort possibile. Fondamentale, poi, è la prevenzione in ambito lavorativo, in base alla professione svolta. “Spesso sul lavoro si tende a non utilizzare gli otoprotettori perché li si ritiene scomodi, ma ormai non è più così - spiega -. Grazie alla tecnologia, che ci permette di avere la scansione del condotto uditivo, oggi si possono realizzare tappi che si adattano perfettamente all’orecchio di ciascuno”.
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