(Adnkronos) - Roma, 13 luglio 2022. “In Italia i partiti, per prendere voti, hanno creato una contrapposizione fra i poveri, i disoccupati e le imprese. C’è chi dice di fare politiche per i poveri, in contrapposizione alle imprese, c’è chi dice il contrario. Ed è l’errore più grande che si
Lavoratori vs Aziende. “Si deve fare avendo il coraggio di abbandonare lo schema lavoratori contro aziende e viceversa. I posti di lavoro nascono dalle e nelle imprese, nelle aziende, dagli imprenditori e dai liberi professionisti. Se questi hanno le condizioni economiche e le sicurezze per crescere, cresce l’occupazione, crescono le assunzioni, diminuiscono i disoccupati ed i poveri. Cioè si crea ricchezza condivisa, si creano redditi, si creano posti di lavoro. In un quadro di economia globale sulle aziende italiane pesa una tassazione spropositata e un costo del lavoro assurdo, del quale però gran parte è costituita dalle tasse sul lavoro, mentre ai lavoratori arrivano stipendi miseri. Su questo si deve intervenire con forza, coraggio e lungimiranza. Se un lavoratore costa all’azienda 40.000 euro all’anno ma poi di stipendio ne prende 15.000, abbiamo un doppio problema: costo insostenibile per l’azienda e stipendio da fame per il lavoratore.”
Rilanciare l’economia e l’occupazione. “Lo dico per esperienza diretta – continua Stefano Bandecchi- sono un imprenditore, ho oltre 1500 dipendenti, pago milioni di euro di stipendi ma la parte più grande di quanto spendo va in tasse e contributi sul lavoro e non, come dovrebbe essere, nelle tasche di chi lavora.
Mentre in Parlamento assistiamo a scene vergognose e penose, di forze che per recuperare voti mettono a rischio il governo e la stabilità nazionale, noi di Alternativa Popolare poniamo un tema concreto e serio, non ideologico e non elettorale: chiediamo al Governo una seria azione per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, senza bonus, senza miliardi di euro regalati, ma attraverso il cambiamento del sistema fiscale del lavoro e delle imprese, perché tutti, lavoratori, poveri, imprenditori, commercianti e artigiani siamo nella stessa barca e solo insieme, tutti insieme, possiamo salvare il Paese e ridare speranza e prospettive agli italiani. La politica, per me, non è scontro, non è ricerca di voti, consenso e like, ma ricerca di soluzioni, idee e azioni per restituire dignità e serenità ai nostri cittadini.”
Ufficio Stampa