(Adnkronos) - 14 luglio 2022. L’aggressione russa dell’Ucraina ha messo in luce quanto la dipendenza energetica dalle fonti fossili (e in particolare dal gas russo) sia un profondo fattore di debolezza per l’Italia e per l’Unione Europea. E ha rafforzato, se ce ne fosse stato bisogno, la convinzione che
Consapevole di ciò, a seguito della guerra, l’Unione Europea ha rivisto verso l’alto rendendo più ambizioso con il programma RePowerEU l’obiettivo di aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili passando dal 40 al 45 percento entro il 2030.
Il piano nazionale italiano per l’energia e il clima (PNIEC) dovrà essere aggiornato per allinearlo ai target europei e per raggiungere i medesimi traguardi ambiziosi che si perseguono semplificando gli iter autorizzativi, stimolando l’autoproduzione di energia per imprese industriali, agricole e comunità. E’ su questo terzo fronte che il governo italiano ha recepito la direttiva europea REDII che propone la soluzione della comunità energetica come strumento per la transizione ecologica allargando la sua portata potenziale con un recente decreto legge. Il decreto ha suscitato molte iniziative, entusiasmi e progetti che sono ora in sospeso per la mancanza dei decreti attuativi. Ne va di mezzo anche l’utilizzo dei 2,2 miliardi di fondi previsti dal PNRR per finanziare le comunità energetiche nei piccoli comuni attraverso forme di credito agevolato.
Le comunità energetiche da sole non sono certo la soluzione di tutti i mali ma concorrono in modo significativo alla strategia complessiva in modo originale e non replicabile rispetto ad altre soluzioni. Oltre al contributo in termini di aumento di quota di produzione da fonti rinnovabili esse rappresentano infatti un modello di produzione diffusa e partecipata di energia nel quale i cittadini superano lo steccato dell’essere solo consumatori, soggetti ai capricci delle bollette, ma diventano prosumer e godono potenzialmente di una parte dei benefici dei produttori. Per questo motivo le comunità energetiche rappresentano un prezioso strumento di cittadinanza attiva, oggi fondamentale per dare forza e vitalità alla società civile che è baluardo della democrazia di fronte alle tentazioni populiste. Le comunità energetiche inoltre, premiando la coincidenza geografica tra produzione e consumo e la quota di energia prodotta autoconsumata avranno un ruolo decisivo per risolvere il problema della trasmissione nelle reti elettriche del futuro in cui il traffico aumenterà significativamente.
Apprezziamo il prezioso lavoro realizzato dal Parlamento italiano sul fronte delle semplificazioni e del recepimento della Direttiva Europea sulle comunità energetica che ne ampia significativamente le possibilità di azione. E’ per questo motivo che riteniamo particolarmente importante ed urgente a questo punto, a distanza di 7 mesi dal decreto legislativo, pubblicare rapidamente i decreti attuativi e i bandi del PNRR riservati ai piccoli comuni che sono fondamentali per fornire ai tanti operatori, cittadini, imprese, comunità pronti a realizzare progetti le coordinate di riferimento necessarie per la loro realizzazione.
Prof. Leonardo Becchetti
Direttore Festival Nazionale di Economia Civile, Co-fondatore NeXt Nuova Economia per Tutti e prof. di Economia Politica presso l’Università di Roma Tor Vergata
Organizzazioni aderenti all’appello:
1. Acli
2. Adiconsum
3. Adoc
4. AIPEC
5. Alberitalia
6. ALI Autonomie locali italiane
7. Alleanza delle Cooperative
8. Altro Modo Flegreo
9. Altromercato
10. Altromercato Energia
11. Anteas Nazionale
12. Appennino Bike Tour
13. Arci
14. Arcidiocesi di Bari/Bitonto
15. Base Italia
16. Bilanci di Giustizia
17. Borghi Autentici
18. Borghi più belli d’Italia
19. Centro per la Pastorale Sociale e del Lavoro - Diocesi di Mantova
20. Cittadinanzattiva
21. CO-Energia (Progetti Collettivi di Economia Solidale
22. Confcooperative
23. Consorzio CAES Italia
24. Coordinamento Free
25. CSVnet
26. Diocesi di Avezzano
27. Diocesi di Catania
28. Diocesi di Pozzuoli (Na) - Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro.
29. Diocesi di San Miniato (PI)
30. Diocesi di Senigallia (An)
31. Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa
32. DIocesi di Orvieto_Todi
33. Diocesi di Rieti
34. Diocesi di Vercelli
35. DessBg - distretto dell'economia sociale solidale bergamasca
36. EPHA
37. Fa' la Cosa Giusta! SICILIA a.p.s.
38. Fairtrade Italia
39. Federcasse - Federazione italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali
40. Federazione per l'Economia del Bene Comune in Italia
41. First Social Life Aps
42. Fondazione AlberItalia
43. Fondazione Ebbene
44. Fondazione Lanza
45. Fondazione Sodalitas
46. Forum Terzo settore
47. Fratello Sole
48. Istituzione Teresiana in Italia
49. Italia Solare
50. Kyoto Club
51. Laboratorio Cittadinanza attiva Pozzuoli
52. Legambiente
53. Libera Basilicata
54. Liberiamo la Basilicata
55. Lucensis
56. Masci
57. Movimento Consumatori
58. Movimento Laudato Si
59. Movimento rinascita cristiana
60. Movimento dei Focolari
61. NeXt Nuova Economia per Tutti
62. Osservatorio Popolare per la Val d'Agri
63. PEFC
64. Rete delle Università per la Sostenibilità (RUS)
65. Rete Italiana di Economia Sociale e Solidale (RIESS)
66. Retinopera
67. Scuola di Economia Civile
68. Symbola
69. Touring Club Italiano
70. Transizione Ecologica e Solidale
71. Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina
72. Ufficio Pastorale Sociale e Legalità
73. Ufficio pastorale sociale Salerno
74. Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani (Uncem)
75. UNPLI (Unione nazionale Proloco d’Italia)
76. Vivere in
77. Vita
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