(Adnkronos) - Tra gli errori più comuni dovuti al ‘fai da te’ c’è la scelta di un prezzo troppo alto per la proprietà da vendere
La ripresa del mercato immobiliare è ormai un dato di fatto e rappresenta una buona notizia per chi intende vendere una proprietà. Dati alla mano, nel
Un dato, tuttavia, richiama l’attenzione: a Milano ci sono molti immobili invenduti, 8.000 secondo Immobiliare.it. “Il motivo principale è che i prezzi delle case usate, da ristrutturare, sono troppo alti, solo il 10% più bassi di quelli dei nuovi alloggi” aggiunge D’Amico, sottolineando come questo spinga “per esempio i giovani, che possono beneficiare dei bonus per l’acquisto della casa, a scegliere soluzioni fuori città, in provincia”. Individuare il prezzo giusto per proporre sul mercato un immobile è fondamentale ed è uno degli elementi per il quale è consigliabile affidarsi a professionisti esperti del settore. I rischi del ‘fai da te’, tuttavia, sono molto più ampi. “Condurre una trattativa senza avere approfondite conoscenze legali, catastali, urbanistiche, condominiali e fiscali, può portare ad incorrere in situazioni molto spiacevoli – spiega l’agente immobiliare – Può accadere, per esempio, che l’acquirente inserisca nel contratto una clausola che condiziona la vendita alla regolarità catastale. E qualora, dopo la firma della proposta d’acquisto, si scopra che l’immobile ha delle irregolarità che non possono essere sanate e di cui il venditore non era a conoscenza, quest’ultimo è costretto a restituire il doppio della caparra ricevuta. Affidandosi ad un professionista esperto tutto ciò non accade”.
E il contributo di un’agenzia specializzata è fondamentale anche per la promozione dell’immobile, che non può essere effettuata non solo sui portali, ma attraverso la presenza su canali di comunicazione molteplici e diversificati tra loro, dalla televisione alla radio, passando per i social network. Tutto è funzionale ad una conclusione positiva della trattativa in tempi adeguati. Del resto “un immobile che resta sul mercato troppo a lungo - aggiunge D’Amico - si svaluta: dopo sei mesi per venderlo è necessario ridurre il prezzo del 10%, dopo un anno bisogna scendere almeno del 20%, senza considerare che nel corso della trattativa l’acquirente potrebbe chiedere un ulteriore sconto”. Fondamentale, in questo senso, è la fase di selezione dei possibili acquirenti. “Un agente immobiliare professionale fa visitare l’appartamento solo a persone realmente intenzionate ad acquistare, evitando i cosiddetti ‘turisti immobiliari’ e nel suo lavoro non lascia nulla al caso- conclude l’imprenditrice -. Noi, ad esempio, utilizziamo un vero e proprio protocollo, che ci consente di valorizzare le aspettative del venditore e di individuare i desideri dell’acquirente”.
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