(Adnkronos) - Firenze, 17 settembre 2022. “In buona compagnia… nel lavoro con la comunità”. Questo il nome del panel svoltosi nel corso del Festival Nazionale dell’Economia Civile per ripensare i modelli di partecipazione e collaborazione nei luoghi di lavoro.
Moderato da Eva Giovannini (inviata e
La professoressa Maria Paola Monaco ha spiegato come «il covid ha rappresentato un punto di svolta anche per il mondo del lavoro, ma non per tutto. Nei luoghi tradizionali, infatti, è rimasto tale, mentre è cambiato laddove si possa gestire a distanza. Non è però possibile utilizzare lo smart working per ogni situazione».
«Dobbiamo prendere coscienza – ha detto Monaco – che ormai non si torna più indietro. Chi ha iniziato lo smart working, rimane collegato a quel tipo di schema anche nel post pandemia. Come ogni cosa ha pregi e difetti. Concilia meglio vita lavorativa e privata, ma al contempo preclude anche all’isolamento sociale. Le persone non escono più e passano tutta la giornata in casa tra lavoro e svago. Per me questo è un disvalore».
Parlando, invece, di salari minimi e di differenza uomo-donna sul lavoro, la professoressa Monaco lo ha definito come un argomento che va ridimensionato: «Noi abbiamo uno strumento, ovvero la contrattazione collettiva. Questo comporta salari uguali tra uomo e donna, a cambiare la situazione è il tipo di lavoro. Le donne, infatti, guadagnano meno perché fanno part time per conciliare lavoro e vita privata. In questo sta la differenza che crea quel gap».
Sagnet ha invece parlato di come sia importante partire dalla cultura per cambiare le cose nel campo del caporalato e della condivisione lavorativa: «Dobbiamo metterci in gioco e ripartendo dal territorio possiamo portare quel cambiamento che ognuno di noi auspica. Se ognuno va avanti da solo, non ci sarà
nessun cambiamento: solo insieme siamo più forti. Noi, come Nocap, collaboriamo con le aziende agricole, invece di fronteggiarle. Scendiamo in campo con loro, proponendo valori condivisi e tanti scelgono di mettere da parte l’illegalità per stringere un’alleanza sul territorio che faccia bene a tutti».