Una lettera inviata a milioni di utenti sull'uso responsabile della riapertura dei ristoranti, l'accesso gratuito alla versione 'Premium' della piattaforma e l'accelerazione sulle Gift Card, le carte prepagate per mangiare al ristorante, vendute
"Mangiare fuori è parte integrante della cultura italiana -dice ad Adnkronos/Labitalia, Andrea Arizzi, Head of New Business per Italia, Francia e Belgio di TheFork- ma è un’abitudine a cui abbiamo dovuto rinunciare durante la pandemia. Oggi però i ristoranti riaprono e l'idea è stata quella di metterci assieme alle principali associazioni di ristorazione come Fipe e Apci, per mandare un messaggio di speranza, un messaggio positivo agli utenti. Cerchiamo di sensibilizzarli chiedendo di essere responsabili dal punto di vista delle distanze di sicurezza, e nei confronti dei ristoratori, chiedendo di non fare i famosi 'no-show' ossia di prenotare e non presentarsi. Nel caso in cui non si riesca a rispettare la prenotazione effettuata, chiediamo di cancellarla per tempo, perché si blocca un tavolo che il ristoratore non potrà riempire. Lo facciamo perché vogliamo che le aperture siano stabili e proficue per i ristoranti".
"Stiamo condividendo questo messaggio con una newsletter -aggiunge Elena Collini, Brand Manager di TheFork- e nelle nostre community e faremo una campagna sui social dove racconteremo queste tematiche per un comportamento responsabile verso un settore già duramente colpito durante la pandemia".
"Durante la pandemia i ristoranti che sono su TheFork -spiega ancora Arizzi- hanno potuto in maniera del tutto gratuita attivare i loro riferimenti sulla loro pagina per il delivery. Oltre a questo, in Italia continuiamo a dare ai ristoratori la possibilità di avere le versioni Premium del nostro software (normalmente a pagamento) con accesso gratuito per i prossimi 6 mesi. Tantissimi ristoranti hanno aderito a questa possibilità perché durante la pandemia è un aiuto reale. In queste versioni infatti c'è la possibilità di allocare direttamente la prenotazione sui tavoli e gestire meglio il distanziamento sociale. Altra iniziativa in aiuto dei ristoratori è il fatto che nel caso di no show TheFork non prende nessun tipo di commissione: il ristoratore semplicemente ci segnala il no-show e quella prenotazione non viene fatturata".
Le prime zone gialle datano 23 aprile. "Le prenotazioni on line della seconda settimana di apertura segnavano +18% rispetto alla settimana precedente, con un picco in Liguria di +47%. Dalla riapertura al 5 maggio, le prenotazione on line dei ristoranti sono cresciute quotidianamente in media del 6%. Quindi c'è un trend continuo assolutamente di crescita. Anche altri Paesi come Belgio Svizzera e Gb hanno avuto anche loro un trend positivo", dice Arizzi aggiungendo: "C'è voglia di normalità e anche chi prima non prenotava, difficilmente adesso si presenta al ristorante senza prenotazione, perché gli orari sono ridotti e il cliente vuole avere la certezza che quel locale, in quella città sia aperto e che abbia posto".
Infine, le Gift card. "Sono un prodotto sui abbiamo accelerato in quest'anno di pandemia: come TheFork -spiega Arizzi- avevamo già in piano un progetto legato a TheForkPay per i pagamenti via smartphone e contactless nel ristorante. Le Gift Card sono del valore di 25, 50 o 100 euro e sono spendibili in 8.000 ristoranti in tutta Italia. Abbiamo iniziato la loro vendita prima ancora che i ristoranti riaprissero: un modo concreto per aiutare le imprese perchè il 100% del valore delle Gift card viene iniettato nelle casse del ristorante".