Il fondo interprofessionale Formazienda diventa sempre più attrattivo per i gruppi d’impresa, le organizzazioni economiche più estese e articolate che integrano al loro interno le attività di molteplici aziende e che
A Formazienda aderiscono 110mila imprese per 750mila lavoratori e dal 2008 ha emanato avvisi di finanziamento per oltre 150 milioni di euro. Il fondo si caratterizza per avere una identità intercategoriale dove accanto al settore terziario e alla maggioritaria presenza di Pmi figurano quote sempre più rilevanti di gruppi di azienda e grandi imprese operanti in altri comparti a partire dall’industria e dall’artigianato. Al pari degli altri fondi interprofessionali viene alimentato dal contributo dello 0,30 che le imprese versano all’Inps contro la disoccupazione involontaria e che, liberamente, possono destinare a uno dei 20 fondi presenti sul mercato.
Il mondo dei fondi interprofessionali, dopo il varo del Piano nazionale di ripresa e resilienza che il governo Draghi ha negoziato con la Commissione europea, è chiamato a svolgere un ruolo preponderante per la ripresa economica come dimostra la decisione di assegnare ai fondi il compito di aprire al mondo produttivo le risorse del Fondo nuove competenze. "La funzione della formazione continua - conclude il direttore Spada - deve rendere possibile l’innovazione delle aziende sulla base di un salto qualitativo in merito a competenze, abilità e mansioni operative. Ma se questa è la prospettiva dell’azienda è altrettanto vero che nella visione dei dipendenti affrontare un percorso di crescita significa rafforzare il posizionamento nell’azienda e nel mercato. La formazione è in grado di esprimere tutte le potenzialità del welfare aziendale sviluppando una più solida coesione nei rapporti di lavoro. Una opportunità che ormai è ampiamente diffusa e praticata dai gruppi d’impresa".