Sui tagli agli stipendi per la nuova Ita "noi proponiamo delle soluzioni che comprendono anche delle fasi di contenimento del lavoro per la fase di start up. Ma bisogna che ci sia un confronto non un susseguirsi di ultimatum. Si è passati
"Quindi siamo convinti che ci sia lo spazio per trovare un accordo e per fare partire nel migliore dei modi la nuova Ita", spiega.
Le ipotesi sui tagli degli stipendi "che sono circolate e che Ita ci ha prospettato sono molto pesanti e soprattutto sono disarmoniche. Hanno dei problemi di impostazione retributiva, al di là del valore della singola voce o del complesso. Siamo in condizione di presentare delle proposte alternative. Ma dobbiamo sederci e farle. Ma se la trattativa è solo di facciata, perchè diventa solo un susseguirsi di ultimatum, con 'o si firma quello che è sul tavolo o io faccio partire il regolamento aziendale e vado da solo', allora la trattativa non esiste".
E nel "documento di proposte unitario che abbiamo inviato poco fa -spiega Viglietti- e su cui ci confronteremo oggi pomeriggi sosteniamo l'ipotesi di un avviso comune sulla questione degli ammortizzatori sociali che devono accompagnare il piano di nascita e crescita di Ita e quindi il graduale riassorbimento del personale. In secondo luogo, il tema del contratto che deve essere nell'alveo del contratto nazionale. E poi accompagnare ciò con un accordo di start up che sia funzionale alle esigenze particolari che può avere un'azienda. Quindi norme di flessibilità , di riaccompagno nella fase di riavvio delle attività. Questi sono i punti centrali del documento, che secondo noi è sostenibile", conclude.