"Con la disoccupazione che si attesta ormai al 30% e il lavoro femminile che arranca nonostante la forte ripresa certificata dai dati inerenti il Pil, è lecito chiedersi quale possa essere la strategia disponibile al sistema Paese per
“Formazienda - continua il direttore - prevede punteggi premianti per i percorsi di formazione che si concludono con un inserimento definitivo in azienda per i disoccupati e gli inoccupati. Una linea di indirizzo che sostiene le donne e i giovani. A causa della pandemia, l’aspetto dell’innovazione tecnologica ha preso il sopravvento. La formazione ha il fine di qualificare o riqualificare le persone trasmettendo il nuovo sapere propedeutico all’instaurazione delle migliori prassi per la vita d’impresa. Le persone, a partire dalle categorie maggiormente in difficoltà, devono possedere competenze adeguate ed in linea con le esigenze dei datori di lavoro. Il nostro ruolo è fare in modo che ciò accada”.
Il contesto, secondo Rossella Spada, è favorevole grazie anche ai fondi e alle riforme del Pnrr. Oltre 500 miliardi in 15 anni che il Recovery Plan mette a disposizione individuando proprio nella formazione una leva strategica per allineare domanda e offerta di lavoro. “Si tratta di una grande opportunità per i giovani e le donne - conclude il direttore - che continuano a pagare troppo duramente il prezzo della crisi. Serve una formazione di qualità. Per ottenerla, è indispensabile prevedere la certificazione delle competenze al termine dei percorsi formativi. Bisogna individuare in modo oggettivo le conoscenze e le abilità. Anche in riferimento al sapere informale o non formale. Una formazione certificata rende più veloci i tragitti in entrata e in uscita dalle aziende. Ma nessuno deve essere lasciato indietro. La valorizzazione delle competenze e delle risorse umane costituisce la strategia più efficace per spingere definitivamente l’Italia oltre la crisi in vista di un ritorno alla crescita”.