“È sicuramente positiva la decisione del governo di limitare la quarantena per i possessori di super green pass anche se il provvedimento entrerà in vigore non prima del 10 gennaio a vacanze ormai praticamente concluse per gli
“Oggi - spiega - paradossalmente ci ritroviamo in una situazione peggiore rispetto a 2 anni fa con condizioni che limitano e complicano fortemente gli spostamenti da e per i paesi esteri nonostante i tassi di vaccinazione raggiunti. A questo dobbiamo sommare, come già sottolineato giorni fa, l’incremento dei costi dell'energia che graverà pesantemente sia sulle famiglie e la loro capacità di spesa, ma soprattutto sulle imprese e questo ci induce ad un certo pessimismo sulla ripresa delle prenotazioni per le settimane bianche alle porte e per il turismo nelle città d’arte per i primi mesi del 2022. Un quadro sicuramente negativo che richiede interventi urgenti”.
Per Federalberghi Veneto è necessario che il governo: abolisca la seconda rata Imu 2021 ed entrambe quelle del 2022; proroghi la cassa Covid almeno fino al 31 marzo 2022, neutralizzando le anzianità lavorative e introducendo una riforma degli ammortizzatori sociali, finalmente stabile, che dia chiaramente la misura delle modalità di utilizzo dello strumento di sostegno al reddito anche nei casi di riduzione o cessazione temporanea dell’attività per esplicita mancanza di lavoro; introduca un calmiere, con un limite massimo, per quanto riguarda le bollette energetiche, favorendo anche i progetti di sistema per la transizione al green ed al sostenibile; prolunghi le moratorie sui finanziamenti al 31 dicembre 2022, in attesa che le aziende ritrovino stabilità di ricavi e ritornino ad avere flussi di cassa sufficienti alla ripartenza; intervenga a mitigare il costo della Tari rendendola proporzionale al rifiuto effettivamente prodotto; intervenga con iniezioni di liquidità e finanziamenti a lungo termine; riduca il cuneo fiscale per abbattere il costo del lavoro e liberare più risorse nel salario per i lavoratori.
Il presidente Schiavon poi sottolinea la necessità di politiche europee più omogenee: “Purtroppo ancora una volta siamo di fronte ad un'Europa che dimostra l'incapacità di determinare restrizioni condivise ed tra i paesi membri. Tutto questo va ben oltre lo sforzo sostenibile unicamente dalle singole imprese. Siamo consapevoli dell’emergenza, ma un conto è il rischio imprenditoriale, un conto è l’atto di eroismo che ci viene ora richiesto”.
“I provvedimenti assunti dal governo - continua - sono serviti solo in parte a compensare gli effetti negativi che il Covid ha avuto sul settore mettendolo in ginocchio. Il prolungamento dello stato di crisi e le condizioni di mercato necessitano di ulteriori urgenti sostegni per il settore e per tutto l'indotto ma questa volta in prospettiva futura non solo pensando al presente con interventi a spot e non di sistema".
"Per queste ragioni - auspica - è urgente e prioritario attivare un tavolo di crisi che affronti le emergenze del settore e mette al centro del dialogo le misure che abbiamo elencato. Oggi questa non è più un’opzione, ma una necessità”.