“Il prezzo calmierato delle Ffp2 a 0.75 centesimi è una decisione presa senza consultare le aziende che producono questi dispositivi”. E' quanto si legge nella nota che Claudio Galbiati, presidente della sezione Safety di
“Seppur condivisibile l’intento di intervenire sul prezzo ed evitare la speculazione – continua Galbiati - non condividiamo, tuttavia, l’estromissione dalla discussione proprio dei produttori delle Ffp2. Continuando così, le aziende porteranno nuovamente la produzione fuori del territorio italiano e ci ritroveremo nuovamente sprovvisti di facciali filtranti e senza scorte. Sarebbe auspicabile, quindi, – prosegue Galbiati – aprire un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico e ragionare su come supportare le farmacie nella vendita di Ffp2 a prezzo calmierato preferendo un prodotto italiano per le farmacie rispetto ad un prodotto importato per il 90% dalla Cina”.
“Costruire un modello di approvvigionamento – continua Galbiati – per la collettività basato solo sull’importazione a basso costo dalla Cina senza valorizzare la produzione italiana ed europea la reputiamo una scelta errata e non strategica che in caso di nuova pandemia ci troverà nuovamente sprovvisti dei Dpi necessari. Deludente – conclude Galbiati – continuare a parlare solo di prezzo e non di qualità ed efficacia del prodotto che i cittadini andranno ad utilizzare, auspico infatti che le associazioni dei consumatori monitorino sulla qualità dei prodotti che vengono venduti non solo nelle farmacie ma anche nella grande distribuzione”.