Prezzi, Zonta: "E' 'effetto-euro', non torneranno più come prima"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
02
Gio, Mag

Prezzi, Zonta: "E' 'effetto-euro', non torneranno più come prima"

Lavoro
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - “Il costo dell’energia potrà forse, considerata l’attenzione e le manovre degli Stati al contenimento del prezzo, ritornare ai livelli precedenti ma gli aumenti che hanno toccato, a catena, i beni di

consumo quotidiano, che in certi casi sono triplicati o quadruplicati, non ritorneranno più a quelli passati. Sarà una sorta di effetto-euro, così come quando con l’introduzione della moneta comune i prezzi dei beni in Italia sono di fatto raddoppiati". Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Fabio Zonta, uno dei massimi esperti di ‘acquisti’ in Italia e autore insieme a Lorenzo Zacchetti del libro “Procurement Rievolution” (Franco Angeli), che stimola organizzazioni e aziende a cambiare il loro modello approcciandosi ad un ‘procurement - ovvero all’organizzazione degli approvvigionamenti – adeguato alla realtà mutata. 

“Allo stesso modo dobbiamo, noi manager e aziende, entrare nell’ottica che questa crisi degli approvvigionamenti è endemica. Come sintetizzo in un paradosso ‘abbiamo tutto ma mancherà tutto’ – continua Zonta-. E’ l’architettura economica mondiale e locale che si è evoluta e se le aziende, soprattutto quelle italiane che sono in prevalenza piccole e medie imprese (pmi), non realizzeranno velocemente sarà a rischio la loro continuità”. 

Cosi come rilevato, ad esempio, da Federmeccanica in un recente report, cita Zonta "il 79% delle imprese registra un impatto significativo sui costi di produzione dovuti ai rincari delle materie prime e dell’energia: per oltre 1 azienda su 2, il 52%, ciò ha comportato la riorganizzazione del lavoro e dell’attività produttiva, ma per e per il 7% si profila un futuro a rischio interruzione dell’attività industriale". 

Sul tema Zonta e il giornalista Lorenzo Zacchetti hanno appena pubblicato un libro titolato “Procurement Rievolution” (Franco Angeli), sulla quotidianità dei fatti che vede, oggi come non mai, aziende ed economie internazionali e locali fortemente stressate da shock globali, soprattutto sul tema degli approvvigionamenti, tali da minare non solo i commerci, ma l’intera stabilità globale dei del sistema-paese.  

Un fenomeno epocale che le aziende più evolute lato procurement (approvvigionamenti), come le multinazionali, riescono a gestire ma che impatta oggi, con conseguenze preoccupanti, sulle aziende italiane che per la maggior parte sono pmi, "realtà brillanti ed efficienti ma pericolosamente impreparate su una gestione degli approvvigionamenti e della catena di fornitura moderna ed efficace, caratterizzata da AI, machine learning e sofisticate capacità predittive", spiega Zonta. 

“Non è tanto un’evoluzione quella che il procurement, la cosiddetta direzione acquisti, deve necessariamente e urgentemente affrontare per attualizzarsi ai veloci contesti di mercato, agli eventi socio-politici e agli accadimenti imponderabili che impattano sulle aziende, grandi o PMI esse siano, quanto più una vera e propria ‘rivoluzione’, strutturale e concettuale”, suggeriscono Fabio Zonta e Lorenzo Zacchetti, che in un neologismo, “rievolution”, che dà il titolo al libro, sintetizzano questa convinzione. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.