(Adnkronos) - "'Rafforzare la capacità amministrativa dell’Inps' è il progetto che mira a sostenere l'Istituto nello sviluppo delle competenze digitali e di un mind-set digitale dei suoi funzionari, in modo da migliorare
"Il progetto - ha ricordato - è ideato dall’Inps e realizzato dall’Ocse e dalla direzione generale per il Sostegno alle riforme strutturali (DG Reform) della Commissione europea, nel quadro dello Strumento di sostegno tecnico, che supportagli Stati membri dell'Ue a progettare e attuare riforme fornendo competenze tecniche alle autorità nazionali".
"Si tratta - ha spiegato Giulia Porino, policy officer - direzione generale per il Sostegno alle Riforme Strutturali (dg Reform) della Commissione europea - di una richiesta di aiuto di supporto tecnico che viene inviata, su base annuale, dagli Stati membri alla direzione Riforme strutturali della Commissione europea".
"L'obiettivo - ha ricordato - è di intervenire su un ampio spettro di aree e fornisce agli Stati membri dell'Ue competenze tecniche su misura per progettare e attuare le riforme. Il sostegno è orientato alla domanda e non richiede il cofinanziamento da parte degli Stati membri. Diversi i settori su cui interviene: la transizione verde (comprese l'azione per il clima, l'economia circolare e la transizione energetica), la transizione digitale, le cure mediche e l'assistenza di lunga durata, le competenze, l’istruzione e la formazione, la governance e la pubblica amministrazione, la competitività, il settore finanziario e l'accesso ai finanziamenti, l'amministrazione fiscale e la gestione delle finanze pubbliche, il mercato del lavoro e la protezione sociale".
"Parte - ha continuato Giulia Porino - con una richiesta di aiuto che lo Stato membro manda. E' come un vestito cucito addosso allo Stato membro perché quello che ci interessa non è tanto offrire un supporto tecnico standardizzato, ma che sia eccellente, basato sull'evidenza e che porti effettivamente ad un cambiamento concreto".
La Commissione esamina le domande ricevute e avvia un dialogo con le autorità nazionali di coordinamento per valutare le esigenze specifiche del paese e le opzioni disponibili per sostenere l'elaborazione e l’attuazione delle riforme. L'assistenza può essere fornita direttamente, avvalendosi delle competenze interne della Commissione, o in collaborazione con altri fornitori di assistenza tecnica: esperti delle amministrazioni nazionali degli Stati membri dell'Ue (Taiex) organizzazioni internazionali, imprese private e società di consulenza e singoli esperti del settore privato.
"E' stato scelto il progetto Inps - ha chiarito - perché ciò che immediatamente colpisce è la dimensione e il ruolo che ricopre l'Istituto in Italia. Un altro punto per noi molto importante è l'allineamento con le priorità europee come la parte nazionale del Pnrr che tocca proprio la digitalizzazione dell'Inps".
"Tra i risultati espressi dall'Istituto - ha sottolineato Giulia Porino - c'è quello di essere effettivi cioè di fare qualcosa che sia utile e immediatamente applicabile che produca un risultato concreto per chi vi lavora e per chi lo utilizza. L'altro risultato aspettato è la creazione le migliori pratiche, un modello che possa essere esportato sia a livello nazionale sia internazionale".
L'economista dell'Ocse, Glenda Quintini, ha ricordato che "si tratta di un bellissimo progetto portato avanti dall'Ocse e dall'Inps. L'obiettivo principale è quello di sostenere l'Inps nel rafforzamento delle competenze digitali dei dipendenti dell'Istituto per migliorare la qualità dei servizi. Questo verrà fatto attraverso tre risultati principali: rafforzare le competenze dei dipendenti Inps, sensibilizzare i cittadini riguardo l'offerta dei servizi digitali e fare dell'Istituto un buon esempio di buone pratiche per altre pubbliche amministrazioni sia in Italia che nei Paesi europei".
Un cambiamento sentito anche dall'Inps. "La pandemia - ha spiegato Vincenzo Di Nicola, responsabile della struttura tecnica per la trasformazione tecnologica e innovazione digitale del'Inps - ha cambiato l'approccio che il cittadino ha verso la pubblica amministrazione. Una tragedia che però ha aperto nuovi scenari".
"L'Inps - ha ammesso - durante la pandemia ha avuto incremento di accessi al portale del 60% e nell'ultimo periodo sono sicuramente raddoppiati. in Inps stiamo cambiando l'interfaccia utente per far fruire i servizi subito".
"Non si tratta - ha ribadito Barbara Ubaldi, dell'Ocse e membro del team che lavora al progetto dell'Inps - di trasferire in un contesto elettronico procedure o servizi concepiti nel tempo dell'analogico. Negli ultimi dieci anni sui governi ci sono state tre pressioni: la trasformazione digitale dell'economia, il Covid, grande richiesta di efficienza da parte del settore pubblico. Quindi abbiamo bisogno di persone che conoscano la tecnologia, l'uso dei dati e che sappiano lavorare con questa mentalità agile".