Materie prime, aziende costruzioni a Draghi: "Rischio fallimento, serve intervento urgente” - Video
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Materie prime, aziende costruzioni a Draghi: "Rischio fallimento, serve intervento urgente” - Video

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(Adnkronos) - Circa 500 rappresentanti delle aziende del settore costruzioni, provenienti da tutta Italia, si sono autoconvocati a Roma all'Hotel Parco dei Principi per lanciare l'allarme sul caro dei materiali. Angelo Mazzei, amministratore della Mazzei Salvatore srl, ha fatto il punto sulle criticità del settore: “Le opere pubbliche in questo momento subiscono il grande problema dell'aumento delle materie: noi abbiamo lavori già appaltati con dei prezzi stabiliti, dei contratti, con delle polizze depositate e dobbiamo eseguirli con dei costi che sono maggiori di quello che si va a prendere a opera completata. Ora si rischia il fallimento perché ci sono materie prime che hanno avuto un aumento più del 100% e per altre addirittura, si parla del dell'energia elettrica e del gas, siamo arrivati a un aumento del 1200% . Quindi non è non è umanamente possibile portare avanti queste opere”. L’urgenza dell’adozione di misure drastiche è stata sottolineata da Edoardo Bianchi, direttore tecnico della Romana Scavi srl: “L’appello che facciamo oggi è che il governo si deve rendere conto che questo settore è in coma profondo. Non sono più accettabili misure palliative, servono misure drastiche che producano i propri effetti domani mattina. Qualsiasi misura buona ma che produca effetti tra un anno o tra sei mesi noi non ci saremo più. Non c'è più una congruità dei prezzi a base di appalto: c'è un problema di approvvigionamento dei materiali, scarsezza dei materiali, e quei pochi materiali disponibili sono a prezzi esorbitanti. Se non si interviene su queste due fattispecie non si aprirà più nessun cantiere e quelli aperti andranno a chiudere”. Angelo Contessa, amministratore del Consorzio Stabile Build Scarl, ha illustrato le motivazioni che hanno portato l’assemblea a votare all’unanimità un appello al governo: “Abbiamo scritto una lettera al premier perché come noto l’Italia ha dato le chiavi del nostro sistema al presidente Draghi, e quindi siccome il presidente Draghi è un uomo tra pragmatico e interviene spesso a gamba tesa, come ha dimostrato nel settore dell’energia, chiediamo a lui di intervenire con immediatezza perché non c'è più tempo”.  

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