Natalità, Meloni: "Parlare di famiglia è atto rivoluzionario"
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04
Sab, Mag

Natalità, Meloni: "Parlare di famiglia è atto rivoluzionario"

Politica
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(Adnkronos) - "Viviamo in un'epoca nella quale parlare di natalità, maternità, famiglia è sempre più difficile, sembra un atto rivoluzionario". Così il premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità. La presidente del Consiglio ha parlato

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dall'Auditorium Conciliazione accanto a Papa Francesco, al quale la platea ha tributato un lungo e caloroso applauso. "Grazie per questo invito. Per questa iniziativa bella e coinvolgente che sta diventando tradizione, grazie oltre le parole di rito", ha detto Meloni, ribadendo che "figli e genitori in cima ad agenda politica governo". 

"Fin dal nostro primo giorno, abbiamo fatto della natalità e della famiglia una priorità assoluta della nostra azione. Vogliamo che l'Italia torni ad avere un futuro, a sperare e a credere in un futuro migliore rispetto a questo presente incerto. I figli sono la prima pietra per la costruzione di qualsiasi futuro", ha sottolineato la presidente del Consiglio. 

Quella della natalità "è la nostra prima e più grande sfida" e per affrontarla non serve "un'impostazione dirigista" ma un "approccio sussidiario" da parte dello Stato, il cui compito è "creare le condizioni favorevoli" per favorire la natalità. Bisogna "promuovere - ha aggiunto Meloni - una nuova vitalità della nostra società. Non vogliamo uno Stato etico, vogliamo Stato che accompagni e non diriga. Vogliamo credere nelle persone, scommettere sugli italiani e sui giovani, sulla loro fame di futuro".  

Il premier continua: "Vogliamo restituire agli italiani una nazione nella quale esser padri non sia fuori moda, nella quale le madri siano un valore socialmente riconosciuto, una nazione nella quale fare figli è una scelta bellissima che non ti impedisce di fare niente e ti da tantissimo". "Per decenni - ha detto - la cultura dominante ci ha detto il contrario, è arrivato il momento di invertire la tendenza. Vogliamo una nazione in cui non è scandaloso dire che, al di là delle legittime scelte personali, siamo nati tutti da un uomo e da una donna, che la maternità non è in vendita, che gli uteri non si affittano, che i figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere sullo scaffale come al supermercato e magari restituire se poi il prodotto non corrisponde a quello che ti aspettavi. Vogliamo ripartire dal rispetto della dignità, dell'unicità e dalla sacralità di ogni essere umano". 

 

 

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