Ospedale Gaza, Renzi: "Sinistra che ha accusato Israele chieda scusa"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
06
Lun, Mag

Ospedale Gaza, Renzi: "Sinistra che ha accusato Israele chieda scusa"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Chi ha accusato Israele per l'esplosione all'ospedale di Gaza dovrebbe chiedere scusa. Lo ha detto Matteo Renzi a Dritto e rovescio, su Retequattro. "Sull'ospedale di Gaza, tanta sinistra che ha sempre dato colpa a Israele di tutto, un minuto dopo il missile ha detto Israele ha bombardato. Ma con le tecnologie i giochini di

questa propaganda non funzionano più. E' evidente a tutti che quello non era un razzo di Israele ma della jihad. Perchè i radical chic, talvolta fighetti, di sinistra non hanno il coraggio di chiedere scusa? Non è stato Israele a bombardare", ha detto il leader di Italia Viva.  

"Hamas ha fatto cosa più vicina al nazismo da 80 anni", ha detto aggiungendo che "Hamas è il male". "C'è una sinistra che ha sempre visto un nemico in Israele. C'è uno strisciante antisemitismo nella sinistra europea che io credo si debba combattere", ha proseguito. 

Si possono espellere gli stranieri che sostengono il terrorismo islamico? "Si devono, non si possono, espellere. Ma non tutti gli stranieri sostengono il terrorismo. Nel 2011 c'era il governo di destra, ma se arriva un milione di persone uno o due che si radicalizzano è nella logica dei grandi numeri. Ma se li becco non li lascio andare a giro". 

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.