Coronavirus. Stop lavoro e mobilità in zone focolaio
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Coronavirus. Stop lavoro e mobilità in zone focolaio

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Politica
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Premier: 'Impedire allontanamento da focolai.

Coronavirus. Stop lavoro e mobilità in zone focolaio
Coronavirus. Stop lavoro e mobilità in zone focolaio

 

"Abbiamo adottato un decreto legge con misure per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica. Lo scopo è tutelare il bene della salute degli italiani". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine della riunione del Consiglio dei ministri nella sede della Protezione civile.

"Il decreto legge ci consentirà di intervenire per impedire l'allontanamento dal Comune da parte di individui che si trovano nelle aree di focolaio. Nelle aree focolaio non sarà consentito l'ingresso e l'allontanamento, salvo specifiche deroghe da valutare di volta in volta. In quelle aree è già stata disposta la sospensione delle attività lavorative e delle manifestazioni. Per evitare il diffondersi del coronavirus si dispone "il divieto di allontanamento dal comune o dall'area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell'area". E' quanto prevede il decreto approvato dal Cdm. Il provvedimento, ha spiegato il premier Conte, al momento vale per le aree individuate come focolai del virus, i dieci comuni del lodigiano e il comune di Vo' Euganeo, in provincia di Padova Nelle aree interessate che abbiamo individuato come focolai disponiamo la sospensione delle attività lavorative e la sospensione di manifestazioni pubbliche, eventi vari e attività didattiche e scolastiche". "Servono misure impositive ai fini del contenimento del contagio, il dibattito politico ci solleciterà con domande sulle scelte prese ma le nostre decisioni sono fatte sulla base di considerazioni del comitato tecnico scientifico che ci offre le basi per queste scelte politiche con l'obiettivo della salute del cittadino, per innalzare la soglia di tutela e per garantire meglio le comunita'". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei Ministri.

Famiglia in quarantena spostata al Sud - "Sembra che una famiglia posta in quarantena si sia allontanata per andare in Meridione. Queste misure di contenimento dovrebbero impedire questo". Così, al termine del cdm straordinario nella sede della Protezione Civile, il premier Giuseppe ConteSulla vicenda della famiglia sottoposta a quarantena "le autorità stanno facendo gli accertamenti e saranno sottoposti al trattamento cautelativo nel loro stesso interesse per la protezione della salute dei diretti interessati e prevenire forme di contagio", ha spiegato poi il presidente Conte. La famiglia fuori dall'area, ha poi precisato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, e' perfettamente sana.

Boom numeri? Per rigore e meticolosità controlli - "In questo momento ci siamo chiesti, ed anch'io mi sono chiesto, come mai ci sono stati così tanti casi scoperti tutti d'un tratto. Da noi c'è sempre stata una linea massima di preoccupazione e siamo tra i paesi che hanno adottato le misure più garantiste ed efficaci di sicurezza. Sono rigorosi controlli che nascondono un lavoro certosino, puntiglioso e meticoloso. E questo rigore ci permette di svelare i casi di contagi con accuratezza". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del Consiglio dei Ministri straordinario sull'emergenza Coronavirus. "Solo un controllo con tampone ci fa accertare se la persona è positiva e stiamo effettuando centinaia di controlli con tampone, di qui la scoperta di un numero elevato di casi nel nostro paese". Lo afferma il premier, Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei ministri alla Protezione Civile.

Il presidente Mattarella è "vicino a quanti sono stati colpiti e alle loro comunità che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgo un pensiero alle due vittime ed esprimo solidarietà ai loro familiari". "Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando - con abnegazione e generosità - per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus" si legge nella nota integrale inviata dal Quirinale che continua: "Il Ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestività e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l'emergenza, potendo contare su un sistema sanitario in grado di reagire con efficacia. Questa richiede anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità sanitarie. Sono vicino a quanti sono stati colpiti e alle loro comunità che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgo un pensiero alle due vittime ed esprimo solidarietà ai loro familiari. Confido - conclude - che senso di responsabilità e unità di impegno assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini".

La commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, sta seguendo da vicino la situazione in Italia: "Sono in contatto regolare con il ministro Speranza e sono stata informata che sono state prese le misure necessarie per rintracciare e contenere la diffusione del virus Covid-19 e vorrei lodare le autorità italiane per la loro azione rapida e trasparente comunicazione", aggiunge la commissaria.

Sulla richiesta avanzata al governo Conte dalla Regione Friuli Venezia Giulia "di prevedere controlli anche sui confini terrestri, al fine di monitorare gli ingressi sul territorio nazionale, abbiamo preso atto della risposta del premier secondo cui, al momento, rispetto alle informazioni acquisite e al livello di contagio, la misura è da escludere": così il governatore Massimiliano Fedriga. Tuttavia "il governo centrale ha manifestato la disponibilità ad un confronto con le Regioni di frontiera per un approfondimento sulla tematica".

A Milano vertice nella sede della Prefettura di Milano convocato per fare il punto della situazione dopo i contagi da Coronavirus in Lombardia. Al tavolo siedono il prefetto di Milano, Renato Saccone, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il questore di Milano, Sergio Bracco, l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, la vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, il comandante della Polizia locale di Milano, Marco Ciacci e il direttore della Protezione civile di Milano, Cristiano Cozzi.

"Qualche anno fa tutti discutevamo dei no vax, adesso sono scomparsi tutti. Questo è significativo", ha detto Matteo Renzi. "Il Paese deve dare priorità a gestire l'emergenza e dare ascolto alla scienza e ad esperti come Burioni e Capua - aggiunge -, che sono stati massacrati sui social, ma avevano ragione".

"Stiamo lavorando perché il problema non diventi un disastro", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. "Per evitare danni ulteriori - ha aggiunto Salvini - controlliamo e chiudiamo". "Quelli che negano l'evidenza per buonismo o ignoranza, quelli che dicono è tutto sotto controllo mi sembra che abbiano capito poco o hanno capito tardi. Lo stesso presidente del Consiglio non più tardi di due giorni fa diceva che la situazione era tutta sotto controllo". "Una preghiera per la prima vittima italiana del Coronavirus e un pensiero alla sua famiglia. Forse ora qualcuno avrà capito che è necessario chiudere, controllare, blindare, bloccare, proteggere?". (ANSA)

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