(Adnkronos) - Oggi al Quirinale la consegna delle onorificenze dell’Ordine 'al Merito del Lavoro' ai nuovi 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno scorso. Premiati anche gli 'Alfieri del Lavoro', 25 tra i più bravi studenti d’Italia. Insieme ai neo Cavalieri e agli Alfieri,
consegnata una Medaglia ai Cavalieri del Lavoro che appartengono all’Ordine da 25 anni: a Giuseppe Pasquale Marra, il presidente del gruppo Adnkronos, a Mario Casoni, Enzo Cavallari, Piergiorgio Coin, Giovanni Gustavo Delle Piane, Gabriele Galateri di Genola e di Suniglia, Giorgetto Giugiaro, Learco Malaguti, Alessandro Scelfo.
"Si riflette meno del dovuto sulle conseguenze per le giovani generazioni delle impetuose trasformazioni del nostro tempo e degli squilibri che rischiano di penalizzare il tempo che vivranno. Certo, eventi straordinari come le guerre, le pandemie, le catastrofi naturali, possono intervenire, deviando il corso della storia, ma l’investimento sui giovani, rappresenta semplicemente il futuro", ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale.
"È singolare -ha aggiunto il Capo dello Stato- che l’innalzamento dell’aspettativa di vita, e quello dell’età media della popolazione come conseguenza dell’inverno demografico, si traducano in un più lento, e sovente più arduo, inserimento nella società, nel mondo del lavoro. Nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 34 anni lo scarto sul mercato del lavoro nazionale rispetto alla media dell’Unione europea è di 13 punti percentuali a danno dei giovani italiani. Questo squilibrio accresce i rischi di emorragia verso l’estero di energie preziosissime".
"Non sono gli egoismi e le chiusure a promuovere e governare crescita e progresso. Vorrei dire ai giovani: prendetevi il futuro. Non è un gesto di egotismo. Al contrario, è risposta - ha detto Mattarella- all’appello alla responsabilità e all’impegno".
"I Cavalieri del lavoro sono interpreti della 'funzione sociale' dell’impresa. Le aziende, le realtà produttive, sono motrici di un benessere ampio delle famiglie, sviluppano filiere, fanno crescere territori. È la consapevolezza di questa responsabilità che rende gli operatori economici partecipi del compito e della responsabilità di dirigere il Paese. La vivacità delle imprese e la loro capacità di affrontare le sfide del mercato, anche nelle condizioni mutevoli e difficili di questi ultimi anni, ci ha permesso di riprenderci dopo la stagione delle crisi finanziarie e dopo la grande battuta d’arresto conseguente alla pandemia da Covid. L’Italia è tornata a crescere", ha aggiunto il Capo dello Stato.
"Se consideriamo gli ultimi cinque anni, il Pil nazionale -ha sottolineato il Capo dello Stato- è aumentato percentualmente più di quelli francese e tedesco. L’occupazione cresce, e così i contratti di lavoro a tempo indeterminato. Le esportazioni italiane continuano a registrare dati positivi, a sostegno del prodotto nazionale. Merito ulteriore di quelle aziende che sono state capaci di affrontare i rischi e le opportunità della globalizzazione. I dati di Bankitalia certificano un balzo del nostro Paese: la posizione netta sull’estero, a giugno di quest’anno, era creditoria per circa 225 miliardi di euro. Una dimensione enorme: il 10,5% del Pil. Irragionevole non venga notato dalle agenzie di rating nel valutare prospettive e affidabilità dell’economia italiana".
"Questa la nostra posizione patrimoniale. 'Un segno di forza', l’ha definita il governatore di Bankitalia nella sua ultima relazione. E il merito -ha detto Mattarella- è delle imprese, dei capitani d’impresa, dei loro collaboratori, insieme alle lavoratici e ai lavoratori che in esse operano".
E ancora. È "vitale sia per l’Italia l’apertura dei mercati e delle relazioni commerciali. Muoviamo dalla scelta europeista, che ci consente di partire da un mercato di circa 450 milioni di abitanti, lasciando alle spalle politiche protezionistiche o, peggio, autarchiche, di controllo dirigista".
"Bisogna -ha ribadito il Capo dello Stato- proseguire su questa strada: integrare meglio l’economia europea, con l’unione bancaria, una politica comune di bilancio, investimenti per l’innovazione, affrontando i temi fiscali. Le imprese ne sono consapevoli. Le imprese sono una frontiera dell’Italia di domani".
"Alle istituzioni e alle politiche pubbliche competono scelte importanti per colmare ritardi accumulati nel tempo: a cominciare dalla produttività, dal funzionamento della pubblica amministrazione, dalle riforme necessarie per far crescere le opportunità. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’occasione straordinaria e, come tale, va colta appieno", ha poi affermato Mattarella.
"Sono progetti propulsori, di integrazione e di fiducia tra i cittadini europei, per porci in sintonia con le scelte cui concorriamo nelle istituzioni comunitarie. Anche alle imprese -ha detto ancora il Capo dello Stato- viene chiesto di fare la propria parte, di accompagnare l’impegno comune con investimenti, ricerca, innovazione. L’Italia non è seconda ad alcuno se -dato del 2021- si registravano, nelle fabbriche, 13,4 robot ogni mille addetti, rispetto ai 12,6 in Germania e ai 9,2 della Francia. Occorre perseverare nella lungimiranza, col coraggio di disegnare il domani. Il domani, non soltanto il presente".
I 25 Cavalieri del Lavoro nominati lo scorso 2 giugno e che hanno ricevuto l'onorificenza sono Lucia Aleotti (Toscana - Industria, Farmaceutica), Eufrasio Anghileri (Lombardia - Industria, Siderurgica), Giovanni Arena (Sicilia - Commercio, Grande distribuzione), Pietro Beccari (Estero - Industria, Moda e design di lusso), Marina Elvira Berlusconi (Lombardia - Industria, Editoria), Paolo Bertazzoni (Emilia-Romagna - Industria, Elettrodomestici), Maria Chiara Boni (Lombardia - Industria, Moda abbigliamento), Giorgio Campagnolo (Veneto - Industria, Abbigliamento sportivo), Carmine Caputo (Campania - Industria Alimentare, Molitoria), Caterina Imelde Caselli (Lombardia - Industria, Discografica), Carlo Cimbri (Emilia-Romagna - Terziario, Assicurazioni), Graziano Giordani (Marche - Artigianato, Ricami), Raffaella Leone (Lazio - Terziario, Cinematografia), Matteo Bruno Lunelli (Trentino Alto Adige - Vitivinicolo, Spumanti), Fausto Manzana (Trentino Alto Adige - Terziario, Servizi informatici), Giuseppe Marino (Piemonte - Industria, Ferroviaria), Francesco Giovanni Muntoni (Sardegna - Terziario, Alberghiero), Duilio Paolino (Piemonte - Industria, Macchinari agricoli), Vito Antonio Primiceri (Puglia - Terziario, Credito), Fabio Ravanelli (Piemonte - Industria, Cosmetica), Edoardo Roncadin (Friuli Venezia Giulia - Industria e commercio, Prodotti surgelati), Enrico Samer (Friuli Venezia Giulia - Terziario, Logistica), Antonio Serena Monghini (Emilia-Romagna - Industria energetica, Petrolio), Giovanni Sgariboldi (Lombardia - Industria, Cosmetici e profumi), Aquilino Carlo Villano (Campania - Industria, Aerospazio).
In occasione del conferimento dell’onorificenza in Quirinale ai neo Cavalieri del Lavoro, vengono premiati anche gli 'Alfieri del Lavoro', i più bravi studenti d’Italia. Istituito nel 1961 in coincidenza del centenario dell’Unità d’Italia, il Premio 'Alfieri del Lavoro' è promosso dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro ed è destinato ogni anno a 25 studenti che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. Il numero dei premiati è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro, a rimarcare la continuità dell’impegno nello studio e nella vita. Agli Alfieri del Lavoro va l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica.
I 25 Alfieri del Lavoro selezionati nel 2024 insigniti oggi della Medaglia del Presidente della Repubblica sono: Giovanni Antonucci (Bari), Mauro Alberto Avigliano (Potenza), Alessandro Bastarelli (Fermo), Francesca Bianchessi (Milano), Gabriele Sebastiano Cristaudo (Catania), Luca De Masi (Lecce), Alessandro Vincenzo De Vita (Siena), Franco Della Negra (Udine), Domenico Di Cristofano (Chieti), Maria Di Mauro (Caserta), Daniele Maria Falciglia (Enna), Camilla Fezzi (Verona), Gabriele Garofalo (Cosenza), Elisa Ipektchi (Roma), Giovanni Lo Schiavo (Salerno), Victoria Moranduzzo (Trento), Lorenzo Murace (Bologna), Alessio Neri (Livorno), Chiara Pirazzini (Ravenna), Francesca Carla Prato (Torino), Alessandro Serafini (Sud Sardegna), Matteo Severgnini (Cremona), Isabella Solari (Alessandria), Simona Taddeo (Brindisi), Sofia Vari (Frosinone).
"La nomina a Cavaliere del lavoro è un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro". Lo sottolinea la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, entrando al Quirinale in occasione della nomina a Cavaliere del Lavoro. "Dedico questo riconoscimento a mio padre, che nel 1977 ricevette lo stesso titolo. Silvio Berlusconi resterà per sempre 'il Cavaliere' - continua Marina Berlusconi-. Sono passati più di quarant’anni, ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per questa onorificenza: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore".
"Vorrei anche aggiungere che questo titolo non è soltanto mio, appartiene anche a tutte le persone che lavorano nel Gruppo Mondadori e più in generale in Mediaset e in tutto il Gruppo Fininvest. Questo cavalierato è anche per loro e con loro desidero condividerlo, perché è un riconoscimento al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione", conclude Marina Berlusconi.
"Un’attenzione del tutto particolare per la nostra competitività – oltre che per una evidente questione civile – merita il tema della partecipazione femminile al mondo del lavoro. In Italia abbiamo avuto importanti esempi di grandi figure femminili alla guida di attività imprenditoriali. Quest’anno ricorre il 60° anniversario dalla nomina della prima donna insignita Cavaliere del Lavoro, Gilberta Gabrielli Minganti, imprenditrice metalmeccanica di Bologna. Per celebrare questo anniversario la Federazione ha realizzato un volume dedicato alle donne insignite nel Novecento: "Donna e Impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro'. Sono storie imprenditoriali che fotografano la trasversalità e l’ampiezza di un potenziale prezioso". Lo sottolinea il presidente dei Cavalieri del Lavoro, Maurizio Sella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la consegna delle onorificenze.