Nasce il Consiglio per l’Educazione alla Sicurezza Nazionale: un’alleanza tra istituzioni, imprese e ricerca
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Nasce il Consiglio per l’Educazione alla Sicurezza Nazionale: un’alleanza tra istituzioni, imprese e ricerca

Politica
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(Adnkronos) - È stato presentato nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica, a Palazzo Giustiniani, il Consiglio per l’Educazione alla Sicurezza Nazionale (Cesn), nuovo organismo nato nell’ambito dell’accordo tra la Fondazione Aises – Spes Academy “Carlo Azeglio Ciampi” e il Consiglio Nazionale

delle Ricerche (Cnr). L’iniziativa segna un passo importante nella costruzione di una cultura diffusa della sicurezza nazionale, con particolare attenzione alla cybersicurezza, alla protezione delle infrastrutture critiche e alla resilienza cognitiva di cittadini e istituzioni. 

Educare alla sicurezza come leva di pace  

Nel suo intervento, il prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e presidente del Cesn, ha sottolineato il nesso tra educazione e stabilità civile: "Educare alla sicurezza nazionale significa alimentare la pace: l’educazione genera cultura e la cultura rifiuta la guerra. È per questo che l’educazione alla sicurezza è uno dei pilastri essenziali della nostra convivenza civile". 

Formazione e resilienza nell’era digitale  

Il segretario generale Valerio De Luca, presidente della Fondazione Aises e direttore della Spes Academy, ha richiamato il ruolo dell’educazione come strumento di difesa democratica: "Nell’epoca della rivoluzione digitale, l’educazione non può più limitarsi a trasmettere competenze: deve diventare una strategia di difesa democratica. Solo così potremo formare cittadini consapevoli e resilienti, capaci di difendere i pilastri della democrazia". De Luca ha poi evidenziato la centralità dell’intelligenza artificiale, definendola "un ambiente cognitivo onnipresente: non solo supporta, ma orienta; non solo assiste, ma sostituisce. In questo nuovo ecosistema, la mente è il teatro privilegiato della competizione strategica". 

Un report indipendente su educazione, tecnologia e sicurezza  

Il professor Mario Caligiuri, coordinatore del comitato scientifico del Cesn, docente dell’Università della Calabria e presidente di Socint, ha descritto la missione scientifica del nuovo organismo: "Il nostro compito è elaborare teorie e pratiche educative orientate alla sicurezza nazionale, che oggi rappresenta il fattore centrale per realizzare la democrazia. Occorre unire Nord e Sud Italia e coinvolgere famiglie, scuole e università, ma anche social, televisioni e intelligenza artificiale". 

Tra le prime attività del Cesn, Caligiuri ha annunciato la realizzazione di un report indipendente e periodico, fondato su basi scientifiche, per analizzare il rapporto tra educazione, tecnologia e sicurezza. Il documento valuterà i livelli di alfabetizzazione digitale e mediatica lungo tutto l’arco della vita, mapperà la resilienza cognitiva di cittadini e istituzioni e formulerà raccomandazioni di policy basate su dataset aperti, in linea con le strategie europee. 

Un network tra istituzioni e imprese strategiche  

Il Cesn si configura come un punto di incontro nazionale tra il mondo della ricerca, le istituzioni pubbliche e il sistema produttivo. Ne fanno parte figure di primo piano dell’industria, della finanza e della governance italiana: Claudio Descalzi (Eni), Flavio Cattaneo (Enel Group), Pietro Labriola (Tim), Nicola Monti (Edison), Pier Carlo Padoan (UniCredit), Claudia Parzani (Borsa Italiana), Paolo Savona (Consob), Dario Scannapieco (Cassa Depositi e Prestiti) e Giampiero Massolo (Mundys). Un mosaico di esperienze che intreccia energia, finanza, comunicazioni e governance, settori ormai imprescindibili per la sicurezza nazionale e digitale di un Paese sempre più interconnesso. 

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