Lavoro, Orlando: "Contrastare contratti pirata"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
25
Gio, Apr

Lavoro, Orlando: "Contrastare contratti pirata"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Bisogna contrastare i contratti pirata. "Serve trasparenza sul salario", afferma il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, parlando a Radio Anch'io su Rai Radio1. "Lo studio che abbiamo presentato ha individuato una serie di fattori e vede lo stallo nell'ambito salariale che ha portato una cifra consistente di lavoratori in una situazione di

povertà nonostante lavorino e abbiano tutto il diritto di andare sopra a quella soglia", ha rivelato Orlando il quale ha evidenziato che la soglia di povertà "è definita dai parametri europei e una delle cinque proposte è anche una revisione di quei parametri perché non considera adeguatamente anche la situazione delle donne" aspetto che se considerato "porterebbe ad una situazione anche peggiore". 

Orlando è intervenuto anche sulla corsa Quirinale. Oggi c'è il vertice del centrosinistra: "Il tema fondamentale, e che è uscito dalla direzione del Pd, resta se si vuole o meno proseguire sulla strada che ha visto la nascita del governo Draghi, se si vuole o meno mantenere un quadro di unità nazionale". E osserva che allora "se lo si vuole si mantiene la strada che si è scelta, che si sta seguendo fino a qui se non lo si vuole si prosegue e si butta alle ortiche un tentativo faticoso e complesso che però ha provato a dare una risposta complessa all'altezza della situazione che stiamo vivendo". "Perché è del tutto evidente che se una parte politica si sceglie qualunque nome, e se lo cucina mettendolo sul tavolo senza interlocuzione con il resto del Parlamento.... ", dice ancora Orlando. 

"Non parlo di nomi" e "dubito che l'ipotesi di nomi secchi possa toglierci da questa situazione", ha scandito quindi il ministro del Lavoro secondo il quale "il tema non è soltanto Berlusconi, che ha tutto un portato che conosciamo, il tema è anche l'idea di una autosufficienza e di 'un prendere o lasciare' che oggettivamente non può essere il metodo sul quale si costruisce un percorso e una figura condivisa". 

E riguardo ai rumors di una suo scetticismo sull'opzione Draghi al Quirinale: "Io questo gioco non voglio giocarlo. Ho parlato in chiaro alla direzione del Partito, ho detto cosa penso e cioè che Draghi è assolutamente un nome che può dare una risposta in questo momento. Ma il tema fondamentale è come si arriva a questa scelta, cioè qual è il quadro che si arriva a determinare e il metodo che si individua, perché in questo caso il metodo è sostanza". "Come ho detto precedentemente, l'idea di una elezione, del mantenimento dello spirito che ci ha portato fin qui, espone il Paese a una serie di contraccolpi. Non c'è nessuno scetticismo, Draghi è una delle carte fondamentali e la nostra preoccupazione deve essere quella di non bruciarla" afferma Orlando. "Ma - aggiunge- la carta di Draghi e delle altre che si stanno discutendo saranno più o meno utilizzabili in base alla capacità di dialogo che si aprirà fra le forze politiche". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.