(Adnkronos) - "Per noi pediatri di famiglia il Covid, al di là delle polmoniti interstiziali bilaterali, ha rappresentato crisi d'ansia, momenti di depressione, tentativi suicidari e fenomeni isolamento sociale. Come pediatri abbiamo toccato con mano sul territorio quanto questi adolescenti, in questi anni di pandemia, abbiano subito e
"Credo - spiega D'Avino - che sia ovviamente fondamentale partire dai primi 1.000 giorni di vita, la nostra mission è la prevenzione e promozione dei corretti stili di vita". Ma "ci vuole anche una particolare attenzione all'adolescenza - precisa - Come Fimp abbiamo iniziato degli studi che hanno dimostrato quanto insegnare ai genitori a divezzare un bambino con la dieta mediterranea abbia cambiato le abitudini alimentari della famiglia".
Tornando agli adolescenti, il presidente Fimp ritiene che "devono essere aiutati da tutti coloro che possono a vere un ruolo nella loro crescita. Il setting scolastico è importantissimo, gli amici, ma è la famiglia che dovrebbe tornare ad avere un ruolo centrale, ruolo che ultimamente è stato un po' delegato. Attraverso i genitori, i nonni, la famiglia, nucleo fondante, bambini e adolescenti possono essere aiutati a comprendere l'importanza di certi concetti".
Sulle diseguaglianze sociali, "vogliamo fortemente - aggiunge D'Avino - che la Legge 833 del 1978, che ha fondato il Servizio sanitario nazionale e ha sancito i principi di uguaglianza equità e solidarietà, venga riconsiderata. Come medici delle cure primarie, siamo convinti che il rapporto fiduciario e la capillarità degli studi professionali sia fondamentale perché, in questo momento in modo particolare, determinate azioni di prevenzione e di educazione sanitarie possano raggiungere l'obiettivo".
Sempre a proposito di temi attuali, "l'articolo 116 della Costituzione - ricorda il presidente Fimp - apre il grande capitolo dell'autonomia differenziata, ma l'articolo 32 prevede in modo molto chiaro che la Repubblica tuteli la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. Comprendo che in questo momento si stiano affrontando tematiche a livello governativo in una certa direzione - osserva - ma come mondo sanitario dobbiamo dire soprattutto quello che potrebbe succedere se aumentassero queste disuguaglianza. Credo che tutte le azioni in campo devono andare nella direzione della tutela della salute dell'individuo e della collettività, nel pieno rispetto dell'articolo 32" della Costituzione.
Favorevole all'estensione del servizio pediatrico ai 18 anni, D'Avino ricorda che "l'obiettivo della pediatria di famiglia è di collaborare, nell'ottica della multidisciplinarità e moltiprofessinalità, perché i due principi fondanti del decreto 77 sul riordino dell'assistenza territoriale siano basati sull'innovazione e sulla flessibilità dei modelli organizzativi".