(Adnkronos) - “In un Paese che invecchia progressivamente e rapidamente come l’Italia, la politica deve essere in grado di orientare i servizi socio-sanitari e l’assistenza alla cronicità verso forme di sanità digitale sempre più spinte. In particolare, è necessario ormai chiudere la fase delle
L’assistenza sanitaria, secondo Cappellacci, "deve entrare nelle case dei cittadini con strumenti in grado di monitorare parametri per i quali non è strettamente necessario recarsi in ospedale o dal proprio medico curante dopo la prima visita di presa in carico”. Per far questo è "necessario predisporre a monte delle vere e proprie sale operative – sottolinea -gestite dai diversi specialisti per decongestionare gli accessi impropri al pronto soccorso e ridurre le liste di attesa ambulatoriali: penso alle opportunità che si aprono per i pazienti diabetici, oncologici, con scompenso cardiaco o post ictus cerebrale, ma anche alla tele-dermatologia e alla riabilitazione, solo per fare alcuni esempi concreti”.
Un aiuto arriva dalla tecnologia che “offre già oggi modalità innovative - rimarca - per monitorare lo stato di salute dei pazienti a distanza e ricalibrare in tempo reale le terapie sulla base delle necessità del momento, nella prospettiva di una vera medicina personalizzata e di precisione, che potrà esplicarsi anche al momento del primo contatto col paziente mediante test genetici e biochimici in grado con alto valore predittivo della risposta individuale alle diverse possibilità di cura o target terapeutici” .
Il nostro Paese dal “punto di vista strategico può e deve puntare sulla qualità della vita e sulla longevità come elemento di sviluppo e di valore - afferma Cappellacci - e questo obiettivo può essere raggiunto solo se investiamo sulla qualità della salute e delle cure. Dopo il momento difficile dell’emergenza pandemica, durante la quale abbiamo fatto esperienza di quanto sia importante avere un Sistema sanitario solido, è il momento di affrontare la sfida della longevità a nostro favore, facendo leva sull’importanza della prevenzione, in particolare in campo oncologico, attraverso programmi di screening volti ad una presa in carico precoce e ad una maggiore appropriatezza terapeutica".
Infine, "siamo chiamati a fare uno sforzo per una migliore attività di formazione e informazione in tema di adozione di stili di vita sani - conclude il parlamentare - a partire dal contrasto al fumo e le corrette scelte alimentari, fino alla pratica di una regolare attività fisica".