Influenza 2023 guastafeste, picco a Natale
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
27
Sab, Set

Abbiamo 3238 visitatori e nessun utente online

Influenza 2023 guastafeste, picco a Natale

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Casi di influenza 2023 in aumento in Italia "come dalle previsioni del periodo". Siamo, infatti, "in una fase di crescita delle sindromi parainfluenzali ma l'influenza vera e propria non è ancora la protagonista di queste patologie". A fare il punto, per l'Adnkronos Salute, Fabrizio Pregliasco, virologo

dell'università Statale di Milano che ricorda come "si parla di influenza in presenza di febbre elevata, almeno un sintomo generale e un sintomo respiratorio. Attualmente le analisi virologiche, che si fanno su campione, dimostrano che, come sempre in questa fase, stanno 'lavorando' molto i virus cosiddetti simil-influenzali. L'influenza vera scatta quando davvero il freddo è intenso e prolungato".  

"In questo momento - precisa il virologo - siamo a quello che potremo definire il secondo livello della curva di crescita. Il picco quindi si avrà probabilmente, come succedeva in epoca pre-pandemica, a cavallo di Natale. Questo soprattutto per un mix di due fattori: perché ci sono più viaggi e spostamenti che facilitano la circolazione virale e il freddo molto intenso e prolungato ci costringe in casa", aggiunge Pregliasco.  

Particolare attenzione, in questa fase, ricorda l'esperto, va ai fragili e ai bambini, più colpiti perché "devono ancora costruire la loro 'storia immunitaria'. Come sempre serve buon senso. Aiuta sicuramente avere comportamenti che abbiamo imparato a conoscere con il Covid. Importante, poi, la vaccinazione che diventa fondamentale per i soggetti fragili e per i soggetti a rischio, per i quali la doppia vaccinazione, contro Covid e influenza, è decisiva". 

Sull'aumento dei casi di influenza, "siamo alle solite, ed è come se gli alert degli anni passati - il più recente l’anno scorso in questo stesso mese di novembre - si fossero persi nel dimenticatoio più remoto - dice all'Adnkronos Salute l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di medicina personalizzata - Non ne parliamo poi se, d’improvviso, la temperatura si abbassa drasticamente. Dunque, ancora una volta, preavvisare che sarà una stagione 'pesante' - sulla base delle proiezioni dell’emisfero australe che, di anno in anno, annunciano con opportuno anticipo l’evoluzione dell’epidemia in quello boreale - vale esattamente quanto la raccomandazione accorata e consueta a vaccinarsi".  

"Siamo appena all’inizio e tra meno di un mese ci sarà il Natale - aggiunge - Gli indici di valutazione ci suggeriscono prudenza con il necessario ricorso agli opportuni strumenti preventivi e davvero non si capisce perché se la prevenzione è valida per il colesterolo o per la glicemia, non debba esserlo alla stessa stregua per una malattia tutt’altro che trascurabile. Certamente occorre non desistere da una convincente campagna di corretta informazione anche perché i nuovi bollettini ci informano che all’aumento preoccupante dei casi di influenza, incidente in ogni fascia di età, concorrono diversi virus respiratori, con una contestuale crescita di oltre il 30% dei nuovi casi di Covid rispetto alle settimane precedenti".  

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.