Salute, Cuda (Ausl Piacenza): "Ipoacusia pandemia silenziosa, abbattere lo stigma"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
04
Sab, Mag

Salute, Cuda (Ausl Piacenza): "Ipoacusia pandemia silenziosa, abbattere lo stigma"

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - “Chiamiamo l’ipoacusia ‘pandemia silenziosa’, anche nelle comunità scientifiche, perché se ne parla poco”. Ma “i numeri sono davvero impressionanti e le conseguenze in ogni fascia di età davvero terribili. In particolare sono in aumento le forme di ipoacusia, un miliardo e

mezzo del mondo. Si tratta davvero di un tema molto importante. E’ fondamentale averne cura, fare tanta prevenzione, che è diversa naturalmente a seconda delle fasce di età” e “abbattere lo stigma che la circonda”. Lo ha detto Domenico Cuda, direttore Otorinolaringoiatria Ausl Piacenza, intervenendo in occasione del concerto ‘Sound Sensation – Musica senza barriere’, con musicisti affetti da sordità, realizzato all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, promosso da Med-El in partnership con la Rai in occasione della Giornata mondiale dell’udito, che si celebra il 3 marzo. 

Sulla prevenzione “per gli adulti - spiega Cuda - serve prestare grande attenzione al rumore nocivo, che è una delle cause principali del deterioramento dell’udito. Attenzione poi a molti farmaci: bisogna chiedere sempre, quando viene fatta una prescrizione medica, se il farmaco utilizzato è nocivo per l’udito, anche perché vi sono molto spesso delle alternative. Ma soprattutto, alle prime avvisaglie di difficoltà uditiva, o anche di comparsa di sintomi come un acufene, è fondamentale farsi visitare, consultare un medico, andare da uno specialista”. 

Tornando sull’importanza di manifestazioni come 'Sound Sensation' per abbattere lo “stigma” di questa condizione, il professor Cuda afferma: "Ho personalmente curato tante persone molto in vista che indossano apparecchi acustici, impianti cocleari senza nessuna remora. È molto più drammatico invece il caso contrario quando, per non correre il rischio della stigmatizzazione, ci si isola andando incontro a tutte quelle sequele di isolamento, depressione, e anche declino cognitivo nell’età avanzata. Usciamo fuori, facciamoci sentire- conclude l’esperto - nessun timore a indossare un apparecchio o a palesare la propria difficoltà uditiva”.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.