E' morto Takuo Aoyagi, inventore del saturimetro
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Gio, Mar

E' morto Takuo Aoyagi, inventore del saturimetro

E' morto Takuo Aoyagi, inventore del saturimetro

Salute e Benessere
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In piena emergenza Covid-19, è morto l'ingegnere giapponese Takuo Aoyagi, il cui lavoro pionieristico ha portato agli inizi degli anni '70 all'invenzione del pulsiossimetro (o ossimetro o saturimetro), uno strumento che è diventato fondamentale per l'automonitoraggio nella lotta contro il nuovo coronavirus, un dispositivo salvavita che misura il livello di emoglobina nel sangue, consentendo di ottenere una stima immediata della quantità di ossigeno.

E' morto Takuo Aoyagi, inventore del saturimetro
E' morto Takuo Aoyagi, inventore del saturimetro

 

Takuo Aoyagi si è spento in un ospedale di Tokyo lo scorso 18 aprile all'età di 84 anni, come riferisce oggi il "New York Times", che ha appreso la notizia da Nihon Khoden Corporation, la società produttrice di attrezzature mediche con sede a Tokyo. Aoyagi ha lavorato dal 1971 ad oggi per Nihon Khoden. Una nipote dell'ingegnere, Kyoko Aoyagi, ha confermato la morte dello zio ma ha precisato di non conoscere la causa.

Il saturimetro - costituito da una 'pinza' che viene applicata all'ultima falange di un dito del paziente - si basa sulla tecnologia sviluppata da Aoyagi e nel 1974 sviluppata dall'azienda Nihon Kohden. Aoyagi e il collega Michio Kishi sono stati elencati come gli inventori nel brevetto concesso nel 1979.

Questo strumento permette di visualizzare la saturazione dell'emoglobina nel sangue, la frequenza cardiaca e l'intensità della pulsazione. Un pulsossimetro consente un monitoraggio semplice e continuo del battito e della saturazione di ossigeno. È quindi particolarmente indicato per persone con insufficienza cardiaca, malattie polmonari croniche ostruttive, asma bronchiale e apnea notturna o per l'uso durante attività sportive in altitudine, come l'alpinismo, lo sci o l'aviazione sportiva.

Il saturimetro si è rivelato importante anche nell'automonitoraggio di Covid-19. Nei casi più gravi l'infezione può causare polmonite e una sindrome respiratoria acuta grave e così il dispositivo si è rivelato un utile indicatore dello stato di salute del paziente sotto il profilo dell'ossigenazione del sangue.

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.