Febbre Oropouche, test per diagnosticare l'infezione: rilevati primi 2 casi in Lombardia
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
08
Mer, Ott

Abbiamo 3524 visitatori e nessun utente online

Febbre Oropouche, test per diagnosticare l'infezione: rilevati primi 2 casi in Lombardia

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Da Milano un test per la febbre Oropouche, finita sotto i riflettori a giugno, quando in Veneto è stato identificato il primo caso europeo di malattia causata da questo patogeno diffuso normalmente nella regione amazzonica. A mettere a punto il test in grado di diagnosticare l'infezione da virus Oropouche è stata

l'équipe dell'Unità di Bioemergenze dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, diretta da Maria Rita Gismondo. Lo strumento ha già dato i primi risultati: il test ha infatti portato alla diagnosi dei primi 2 casi in Lombardia, informa la struttura in una nota. Casi che portano il bilancio nazionale a quota 4 (con il caso veneto del viaggiatore 25enne preso in carico dall'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona, e quello di un viaggiatore sulla cinquantina seguito all'ospedale di Forlì). Si tratta di casi di importazione, di persone di ritorno dal Brasile e da Cuba.  

L'infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo. Si trasmette all'uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare. Il principale artropode vettore Culicoides paraensis è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa, spiegano ancora dall'ospedale meneghino. Ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.  

"L'importanza di queste diagnosi effettuate in Italia - dichiara Gismondo - è essenziale per monitorare la diffusione del virus. Attualmente la diagnosi è appannaggio dei centri di riferimento per le arbovirosi, come il nostro, e si basa principalmente su tecniche molecolari home-made. Di fronte alla diffusione di virus, anche se non ci sono rischi nel nostro Paese, è sempre importante non sottovalutare i sintomi e i dati epidemiologici e rivolgersi ai laboratori di riferimento". 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.