Kashgar è la seconda città della Cina, dopo Qingdao, a sottoporre l’intera popolazione, di circa 4,7 milioni di abitanti, ai test per il coronavirus, dopo lo scoppio di un’epidemia regionale nella provincia dello Xinjiang.
Le scuole sono state chiuse e ai residenti non è permesso lasciare la città a meno di un esito negativo dei test.
Il primo caso dell'epidemia a Kashgar, nonché il primo rilevato nella Cina continentale da 10 giorni, è stato quello di una donna asintomatica che lavora in una fabbrica di abbigliamento nella contea di Shufu, alla periferia della città. Sono 2.8 milioni i test condotti da sabato e, secondo funzionari della città, dovrebbero essere completati entro domani. Sono stati rilevati altri 137 casi asintomatici.