Sla, scoperta firma molecolare: studio italiano
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
23
Mar, Apr

Sla, scoperta firma molecolare: studio italiano

Sla, scoperta firma molecolare: studio italiano

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Scoperta la 'firma' molecolare della sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia degenerativa che porta progressivamente alla paralisi e alla morte entro pochi anni dalla comparsa dei sintomi.

Sla, scoperta firma molecolare: studio italiano
Sla, scoperta firma molecolare: studio italiano

 

Lo studio, pubblicato su 'Cell Death Discovery', è stato realizzato da un team di diversi centri di ricerca clinica, coordinato da Antonio Musarò e Irene Bozzoni, della Sapienza Università di Roma e del laboratorio dell’Istituto Pasteur-Italia. 

Il decorso di questa malattia neurodegenerativa - spiega una nota - non è uguale in tutti i pazienti, e fino a oggi, le basi molecolari che potessero spiegarlo erano sconosciute: molti biomarcatori sono stati descritti per diverse patologie neurodegenerative, ma per nessuno di loro era stata riscontrata una specifica correlazione con la Sla. Lo studio ha portato a identificare i potenziali biomarcatori prognostici della malattia: si tratta di molecole di microRna (miRna) che non contengono informazioni per la formazione di proteine, ma che spesso risultano alterate in alcune condizioni patologiche e che possono anche essere rilasciate nel sangue. 

In questo studio sono stati selezionati e analizzati quantitativamente, ogni tre mesi durante la progressione della malattia, cinque miRna. I risultati hanno mostrato che queste molecole sembrano essere predittive del decorso della malattia. 

"Il nostro studio è il primo a quantificare i miRna circolanti nei pazienti con Sla e a farlo durante la progressione della malattia permettendo così di dare un significato prognostico a tre delle cinque molecole studiate - spiega Musarò - e rappresenta una base da cui partire per mettere a punto dei test sierologici per la valutazione di queste molecole nelle persone affette da Sla". Si tratta dunque di "un’ottima integrazione di competenze tra ricerca e clinica", aggiunge Bozzoni. 

"Quantificare i livelli di queste molecole − continua Musarò – potrebbe essere un valido aiuto per la gestione clinica di questi pazienti. I microRna che abbiamo analizzato sembrano essere la firma molecolare della Sla e l’uso dei loro livelli sierici per suddividere i pazienti secondo aggressività e velocità di progressione della malattia potrà servire ad arruolarli nei trial clinici in modo più preciso, proprio in relazione a una specifica firma molecolare”. Lo studio è stato parzialmente supportato da Fondazione Roma, Asi, AriSla, Erc e dai progetti dei centri di ricerca coinvolti. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.