Tumori, Petrella: 'Per Covid pochi screening e -2mila nuove diagnosi al seno'
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
31
Ven, Ott

Abbiamo 3387 visitatori e nessun utente online

Tumori, Petrella: 'Per Covid pochi screening e -2mila nuove diagnosi al seno'

Tumori, Petrella: 'Per Covid pochi screening e -2mila nuove diagnosi al seno'

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Ben 1,4 milione di screening in meno contro il cancro e 2mila nuove diagnosi di tumore a seno in meno dall’inizio del 2020. È il bollettino di guerra generato dall’emergenza sanitaria da Covid-19, "che riporta l’Italia indietro di 40 anni riguardo la diagnosi precoce dei tumori, in particolare quello al seno, che aveva raggiunto alte percentuali di guarigione grazie alla diagnosi tempestiva".

Tumori, Petrella: 'Per Covid pochi screening e -2mila nuove diagnosi al seno'
Tumori, Petrella: 'Per Covid pochi screening e -2mila nuove diagnosi al seno'

 

L’allarme è di Giuseppe Petrella, oncologo e già professore ordinario di Chirurgia Generale all’Università Tor Vergata di Roma, e arriva in occasione della Giornata mondiale contro il cancro 

Nel 1980, infatti, si effettuava il 70% di screening di tumore al seno in meno e la mortalità femminile era più alta del 30%. "Nei prossimi anni -prosegue Petrella - avremo pazienti con stadio più avanzato della malattia perché in questi mesi di pandemia non sono state fatte diagnosi, aghi aspirati, biopsie. La situazione tornerà indietro di molti anni e noi medici dobbiamo restare all’erta per fronteggiare questa nuova emergenza". 

Il cancro al seno è la prima causa di mortalità per tumore nelle donne e in media ne colpisce una su otto: per questo, il ruolo dei medici è fondamentale nel sensibilizzare le donne ad effettuare controlli periodici che possono rivelarsi degli autentici salvavita. "Il primo consiglio è raccomandare la prevenzione -spiega Petrella- Il messaggio che noi medici dobbiamo inviare alle donne è che il tumore alla mammella è uno dei pochi per i quali c’è la guarigione definitiva, ma questa guarigione c’è se viene fatta la diagnosi precoce". 

Petrella è anche docente del corso Fad "Novità in tema di chirurgia senologica" del provider Ecm Sanità in-Formazione in collaborazione con Consulcesi Club, lanciato in occasione della Giornata nazionale del cancro.  

Il corso è strutturato in tre macroaree di interesse. La prima è formata dai principali orientamenti in merito di chirurgia conservativa, la seconda è legata al trattamento chirurgico dopo il trattamento neoadiuvante e del ruolo di questo nella riduzione del trauma chirurgico. La terza parte consiste nell’analisi del trattamento multidisciplinare della neoplasia lobulare 'in situ' e dell’evoluzione del trattamento. 

In qualità di coordinatore scientifico dei corsi Ecm Fad di Consulcesi Club Giuseppe Petrella ha realizzato un'intera collana sulle neoplasie nelle quali il primo appello è proprio rivolto ai medici e ai professionisti sanitari coinvolti nell’attività di screening e prevenzione primaria e secondaria, nell’era post Covid. 

Author: RedWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.