Spostamenti regioni, Villani (Cts): "Pensabile riaprire"
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Spostamenti regioni, Villani (Cts): "Pensabile riaprire"

Spostamenti regioni, Villani (Cts): "Pensabile riaprire"

Salute e Benessere
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"Con i dati che abbiamo oggi sarebbe pensabile un’apertura tra regioni sicure, però è tutto molto complesso, perché disciplinare i comportamenti dei singoli è molto difficile". Lo ha detto a 'Buongiorno', su Sky Tg24, il presidente della società italiana di Pediatria e membro del Cts Alberto Villani, rispondendo alla domanda su cosa farebbe, a titolo personale in merito alla riapertura degli spostamenti tra regioni.

"Le valutazioni – ha aggiunto - vanno fatte, con dati alla mano, di volta in volta. È chiaro che la volontà è quella di aprire, ma deve essere un'apertura razionale, motivata, e soprattutto si deve avvalere di comportamenti che devono rimanere lo stesso prudenti. I dati che abbiamo adesso sono dati incoraggianti, nel senso che qualche risultato si è ottenuto, però basta veramente poco, l'illusione di pochi gruppi della popolazione che sia tutto finito e la settimana dopo ci ritroviamo nei pasticci”. 

"L’invito - ha sottolineato Villani - è quello di essere in ogni caso prudenti: aperture o non aperture, vaccinazioni o no, tutti devono ricordare che è bene essere estremamente prudenti, usare sempre tutte le misure: mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani”. 

Villani si è poi soffermato sull'ipotesi di prolungare l'anno scolastico: "Per quanto riguarda l’età evolutiva il Sars-Cov-2 ha fatto molti danni indiretti, più di quelli diretti. Il prolungamento può essere un’occasione per recuperare parte del tempo perso e lavorare sulla formazione dei giovani, ma quello che bisogna comprendere e che, se si fosse avuta a disposizione una scuola organizzata strutturalmente in maniera diversa, la frequenza sarebbe stata garantita".  

“Bisogna pensare – ha aggiunto - a un’edilizia scolastica diversa, questa può essere una grande occasione per mettere mano alla formazione e alla scuola, fare educazione sanitaria, implementare l’educazione civica. Con cittadini culturalmente preparati in senso civico e sanitario tutto sarebbe più facile. Non devono essere misure spot e temporanee, bisogna fare una progettazione che riguardi i prossimi anni, con investimenti grandi e concreti”. 

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