"Non c'è nessuna prova scientifica dell'efficacia della vitamina D nella terapia anti Covid-19. Abbiamo revisionato tutti gli studi in tema di cure domiciliari, per la messa a punto del documento, che sarà pronto questa settimana, realizzato dalla Simg, insieme alla Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) che basandosi su tutti gli studi e le osservazioni prodotti sino ad ora su Covid-19 riepiloga le terapie domiciliari scientificamente provate".
Lo ha detto all'Adnkronos Salute Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), citando in particolare uno studio recente del Nice britannico incentrato sul tema.
"Sulla vitamina D non ci sono affatto pareri concordanti. Non viene considerata un presidio terapeutico. Anzi. Il suo utilizzo è stato probabilmente frutto di un equivoco. Poiché in alcuni pazienti con Covid-19 si riscontrano bassi livelli di vitamina D. Noi sappiamo però che i livelli di vitamina D ematici si abbassano in molte patologie. Questo non significa che sia responsabile della gravità della malattia o che somministrando questa vitamina il paziente migliori", conclude Cricelli.