Bandi Gilead, Le Grazie: '10 anni di vicinanza a comunità scientifica e pazienti'
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
08
Mer, Mag

Bandi Gilead, Le Grazie: '10 anni di vicinanza a comunità scientifica e pazienti'

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Cristina Le Grazie, direttore medico di Gilead Sciences Italia, in occasione dell'assegnazione dei due bandi promossi dalla società biofarmaceutica californiana in Italia - Fellowship e Community Award Program - ha spiegato come il bilancio al momento del decimo compleanno dei bandi sia nettamente positivo: "Oggi celebriamo il decimo

anniversario, quindi 10 anni in cui Gilead Sciences è stata vicino sia alla comunità scientifica che alla comunità dei pazienti, al fine di sostenere progetti di ricerca e progetti socio-assistenziali del terzo settore. Il bilancio di questi 10 anni è molto incoraggiante: in questo arco di tempo abbiamo ricevuto circa 1.300 progetti, che sono stati valutati da commissioni indipendenti, e ne abbiamo premiati nel complesso (sia la parte ricerca scientifica che è quella socio-assistenziale) circa 500". 

Il direttore medico evidenzia come i progetti premiati abbiano poi avuto dei riscontri importanti: "Un centinaio di progetti sono stati pubblicati su riviste di riferimento e riportati in poster nei congressi nazionali. Anche la parte socio-assistenziale ha avuto un impatto molto importante: sono stati avviati al percorso di assistenza sanitaria circa 2.000 pazienti, abbiamo avuto la possibilità di sostenere 10.000 test per la diagnosi dall'Hiv all'Hcv e la generazione di circa 120.000 materiali formativi ed educazionali destinati ai gruppi di pazienti. Infine abbiamo formato circa 2.000 persone (tra pazienti e mediatori culturali) per favorire l'accesso al servizio sanitario delle popolazioni più emarginate". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.