Anni passati a studiare inseguendo il sogno di un camice bianco, e poi 90 minuti di test per rischiare di buttarlo via. Fallito l'esame d'ingresso, la maggioranza degli aspiranti medici delusi è costretta a un piano B: scegliere un'altra Facoltà e quindi studiare per un'altra professione; frequentare una Facoltà affine a
"Ma c'è un'altra strada, quella del ricorso", afferma il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella. Una via grazie alla quale "lo studente, non di rado vittima di irregolarità durante la prova, può riuscire a entrare alla Facoltà di Medicina così come ha sognato e lavorato per anni. Un'impresa su cui il network legale Consulcesi/Numero chiuso ha maturato una lunghissima esperienza - evidenzia il presidente - riuscendo a ottenere risultati importanti per molti aspiranti medici che possono oggi definirsi ex-esclusi".
"E' ingiusto che uno studente meritevole venga penalizzato da una prova 'a crocette' del tutto non idonea a selezionare i candidati migliori - incalza Tortorella - E non è giusto che in un Paese che da anni presenta una grave carenza di operatori sanitari migliaia di aspiranti camici bianchi vengano esclusi. E' per questo che da anni offriamo il nostro supporto legale", conclude il numero uno di Consulcesi. Rimangono poche settimane per presentare formale ricorso, ricorda l'associazione. Per informazioni è possibile accedere allo Sportello informativo www.numerochiuso.info/ o chiamare il numero verde 800189091.