(Adnkronos) - “Il progetto Vik tumore ovarico nasce come tutti i Patient support program, ovvero dall’ascolto diretto dei pazienti perché, grazie all’ascolto dei pazienti, abbiamo compreso maggiormente cosa significa convivere con una patologia cronica e impattante come il carcinoma ovarico: richiede energia e tempo,
“Vik è una chatbot – ancora Cappellari - che supporta pazienti e familiari nel loro percorso sanitario, rispondendo alle domande e fornendo reattivamente informazioni appropriate. L’interazione tra Vik e la paziente si svolge in un piano di conversazione naturale. La chatbot, basata sull’intelligenza artificiale, non usa termini troppo tecnici, complessi o complicati. Un altro aspetto importante da sottolineare è che questa app permette alla paziente di consultare o di condividere testimonianze di altre pazienti o caregiver. L’obiettivo è far comprendere alla paziente che non è sola in questo percorso difficile”.
Vik timore ovarico da alcuni anni è una realtà in Francia. “Nel 2019 Gsk Francia ha sviluppato per primo questa app. Ad oggi viene utilizzata da più di 2mila utenti tra pazienti, caregiver e familiari. Numeri importanti, per questo motivo abbiamo deciso di replicare l’iniziativa di successo e grande valore anche in Italia", conclude Cappellari. La versione italiana di Vik tumore ovarico è disponibile negli app stores e sui websites di Gsk e di Acto e può essere scaricata e utilizzata da pazienti, familiari, caregiver e medici.