(Adnkronos) - In Italia “il 30% dei pazienti con diabete, sia di tipo 1 sia di tipo 2, è affetto anche da retinopatia diabetica, una grave patologia a carico degli occhi. Si tratta di una delle cause principali di cecità nel mondo occidentale, una complicanza invalidante e subdola perché la retinopatia diabetica non
"Tutti i pazienti diabetici sono a rischio – afferma Di Cianni - perché lo sviluppo della retinopatia diabetica è correlata al controllo della glicemia e alla durata della malattia. Quindi se i pazienti si sottopongono ad un’azione di screening precoce ogni anno, o al massimo ogni due anni, noi medici diabetologi riusciamo ad intercettare le minime lesioni e quindi ad intervenire sui fattori di rischio. Ovviamente questo è possibile grazie alla collaborazione che deve esserci tra diabetologo e oculista perché la diagnosi finale e la tipologia di intervento spetta ai colleghi oculisti”.
Negli anni “abbiamo assistito ad una diminuzione dell’incidenza della retinopatia diabetica – sottolinea Di Cianni - perché si è capito che il controllo glicemico nel tempo è capace, in maniera preponderante, di agire sullo sviluppo di questa grave complicanza che può portare al distacco di retina e alla maculopatia. Quindi controllando la glicemia sin dall’inizio noi preveniamo la retinopatia diabetica”.