(Adnkronos) - “Il microbiota intestinale, un vero e proprio nuovo organo all’interno dell’apparato digerente, non solo controlla il sistema immunitario e il metabolismo ma ci difende dai patogeni e addirittura è capace di produrre o controllare la produzione di neurotrasmettitori che sono in grado di condizionare
"Cosa succede quando il microbiota in equilibrio diventa disbiotico? Cosa succede quando i batteri dal colon migrano nell’intestino tenue o la barriera si altera con i batteri che entrano nell’organismo? Succede che possono svilupparsi diverse malattie, alcune estremamente gravi. Quindi è fondamentale controllare questa risorsa che ha il nostro organismo”, ribadisce Gasbarrini. Ma come si può modulare un microbiota disbiotico? “Sicuramente con la dieta - risponde - con probiotici e prebiotici, ma occorre stare attenti perché le conoscenze che abbiamo di questo organo così complesso sono ancora limitate. Si può riequilibrare con il trapianto del microbiota, una straordinaria tecnica ad oggi limitata a malattie batteriche antibiotico-resistenti, e con gli antibiotici. Alcuni antibiotici agiscono diminuendo alcuni batteri patogeni mentre altri favoriscono la crescita di batteri promotori della salute. In questo senso interessante è il meccanismo d'azione della rifaximina che agisce positivamente sul microbiota in senso eubiotico“.
Per Gasbarrini “siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione in corso - aggiunge l’esperto - che addirittura ci sta dicendo che le malattie non trasmissibili, come la colite ulcerosa e la depressione, probabilmente sono trasmissibili attraverso un passaggio di microbiota da una persona all’altra”. Una mamma “con una depressione maggiore - secondo le conoscenze di cui disponiamo – può trasmettere un microbiota che potrebbe aumentare il rischio per il bambino di sviluppare anch’esso una depressione. Questo è il motivo per cui dobbiamo lavorare, soprattutto nei primi anni di vita dei nostri bambini, per fare in modo che abbiano un microbiota il più in equilibrio possibile”, conclude.