(Adnkronos) - Una malattia insidiosa che proprio di recente è tornata alla ribalta delle cronache per i personaggi famosi che ne stanno soffrendo, come il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, o il cantante Justin Bieber. Si tratta dell'Herpes Zoster, il cosiddetto 'Fuoco di Sant'Antonio', una patologia in grado di provocare
I soggetti più a rischio di contrarre l'infezione da Herpes Zoster appartengono alla vasta categoria di immunocompromessi, pazienti con infezione da Hiv o malati oncoematologici che seguono terapie immunosoppressive, pazienti trapiantati di organo solido o pazienti dializzati. Uno studio osservazionale su larga scala (quasi 2 milioni i pazienti coinvolti), condotto da Gsk negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista 'Open Forum Infectious Diseases' edita dalla Infectious Diseases Society of America, ha evidenziato inoltre un possibile legame tra il Covid-19 e il Fuoco di Sant'Antonio nelle persone di età superiore ai 50 anni, nei primi 6 mesi successivi alla diagnosi di contagio.
Un legame rimarcato anche da Mastroianni: "Recentemente sono stati segnalati dei casi di attivazione del virus varicella zoster con comparsa dell'Herpes Zoster in pazienti che hanno avuto l'infezione da Sars CoV-2 e questo è causato soprattutto da una disregolazione del sistema immunitario che può comportare la riattivazione di questo virus". Esiste però "un'arma importante per prevenire l'Herpes Zoster" e "un vaccino sicuro ed efficace", evidenzia Mastroianni che precisa: "La vaccinazione è raccomandata ai soggetti adulti con età superiore ai 50 anni, ma anche a tutti i soggetti di età superiore ai 19 anni che sono immunocompromessi" e che seguono una terapia con farmaci immunosoppressori.