(Adnkronos) - "Se si parte con un programma di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie deve essere offerto a tutti gli italiani che rientrano nelle categorie potenzialmente a rischio. Bisogna partire con una campagna nazionale, disponibile in tutte le regioni italiane e bisogna farlo rapidamente, perché l'Italia è in ritardo
"Anche noi riceviamo tantissime richieste ma dobbiamo rispondere che in Italia, in questo momento, non è ancora possibile fare il vaccino", commenta Bassetti all'Adnkronos Salute, aggiungendo che l'annuncio sullo Spallanzani "è una buona notizia ma non può essere l'unico centro a vaccinare".
E ancora. Sul vaiolo delle scimmie "credo che abbia influito molto l'aspetto ideologico - sostiene Bassetti - perché ormai due mesi fa avevo allertato sul fatto che il contagio riguarda prioritariamente maschi di età compresa fra 20 e i 40 anni omosessuali, e questo era. Oggi abbiamo quasi 25mila casi nel mondo, e oltre il 95% riguarda questa categoria di persone, alla quale sarebbe bene offrire la vaccinazione. Ma bisogna correre - è il monito - siamo sempre in ritardo".