Andreoni (Simit), 'formazione medici contro contagi e pregiudizi su vaiolo scimmie'
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
18
Gio, Apr

Andreoni (Simit), 'formazione medici contro contagi e pregiudizi su vaiolo scimmie'

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Aggiornamento e formazione continua dei medici per limitare i contagi da vaiolo delle scimmie e combattere stigma e pregiudizi. Informazione, comunicazione, prevenzione e campagne di vaccinazione rimangono alla base della lotta contro ogni tipo di virus. A questi pilastri vanno necessariamente affiancati risorse, strutture e

sistemi pronti a isolare i contagi e a limitare efficacemente la diffusione". A dirlo è Massimo Andreoni, docente di Malattie infettive e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), alla luce del boom di casi di vaiolo delle scimmie all'interno delle comunità Lgbt+.  

"In tutta Europa - sottolinea Andreoni - l'epidemia sta colpendo in più del 98% dei casi soggetti maschi e in modo particolare quelli che hanno avuto rapporti sessuali con altri maschi. Quindi in qualche modo sono state individuate categorie di persone che sono in questo momento a maggior rischio di infezione e per le quali la vaccinazione sarebbe auspicabile, come già suggeriscono alcuni Paesi come Inghilterra, Germania e Francia". 

"In questo contesto, l'informazione e la comunicazione giocano un ruolo particolarmente importante in quanto possono contribuire ad aumentare o ridurre, come auspichiamo, lo stigma sociale che purtroppo stiamo riscontrando online e non", aggiunge l'esperto che al virus dedica il webinar 'Il vaiolo delle scimmie: facciamo chiarezza', realizzato in collaborazione con Consulcesi Club e diffuso inizialmente per i membri del Club per poi divenire corso di formazione a distanza (Fad), utile per conseguire i crediti obbligatori entro la fine del triennio formativo previsto a dicembre 2022. 

"Non dimentichiamo che il comportamento del singolo e la prevenzione, che passa necessariamente attraverso i medici di medicina generale, rimangono i principali alleati contro la diffusione del Monkeypox", prosegue Andreoni. 

"Abbiamo sentito parlare molto di 'trasmissione sessuale'. Una definizione - precisa l'infettivologo - alquanto impropria per un virus che si può trasmettere invece attraverso le vie aeree e il contatto. Viene da sé che sì, con l'atto sessuale, dal momento che vi è contatto, il virus può diffondersi, ma non perché questo sia il principale canale che utilizza per farlo". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.