(Adnkronos) - "In questa prima settimana di scuola finalmente si è rivisto il sorriso dei ragazzi. Dopo 2 anni in cui non avevano praticamente visto la faccia dei compagni durante le lezioni, ho visto i miei figli contenti di tornare a una scuola normale, che è fatta di istruzione ma anche di socialità. E la
"Ci saremmo dovuti arrivare molto prima - afferma - invece siamo stati gli ultimi in Europa a far cadere questo obbligo, e ancora qualcuno sostiene che non bisognava farlo. Invece io penso che bisogna fare molta attenzione oggi a mettere restrizioni nella scuola: l'ultimo degli ultimi luoghi in cui mettere restrizioni, semmai un domani si dovesse ripensarci, è la scuola", rimarca Bassetti ricordando che "in Italia, invece, è stato il primo posto su cui si è intervenuto: abbiamo chiuso le scuole prima ancora di chiudere l'Italia, abbiamo messo la mascherina obbligatoria prima di altri luoghi, abbiamo obbligato gli studenti alla Dad prima di iniziare lo smart working, è stato imposto il distanziamento gli orari differenziati, gli è stata tolta la ricreazione".
"Gli effetti di tutto questo sono abbastanza evidenti - sottolinea l'infettivologo - pensiamo ad esempio al test d'ingresso a Medicina: più del 50% di quanti hanno fatto il test, non è arrivato al livello minimo per l'ammissione. E' evidente che la scuola in questi due anni ha sofferto in maniera spaventosa e i nostri ragazzi hanno avuto una scuola peggiore. Chi è genitore si è reso conto di cosa ha voluto dire per i ragazzi andare a scuole con le mascherine e con le altre restrizioni e non può che essere contento di questo ritorno alla normalità. Non è una conquista, ma un passaggio inevitabile: io ci ho fatto una battaglia in questi anni e ora sono contento dei risultati che hanno ottenuto i ragazzi, anche grazie a chi si è speso per loro".