La Banca Europea degli Investimenti è "il maggior finanziatore multilaterale, abbiamo avuto un volume di finanziamenti di più di 76 miliardi nel 2020 e un terzo di questi finanziamenti è rivolto ad affrontare la crisi causata dalla pandemia. Nonostante questo forte impegno, nel 2020 il 40% dei nostri finanziamenti è
"Questo - continua Piovesan - comporta mobilitare mille miliardi di euro di investimenti nella decade critica 2021-2030", inoltre "ci siamo impegnati ad allineare tutti i nostri investimenti a criteri di Parigi, significa sospendere quei finanziamenti a progetti fortemente inquinanti, e dedicare quel 50% che non è 'verde' a progetti con obiettivi importanti come la ricerca scientifica e che comunque non devono nuocere al clima. Grazie a questi obiettivi, la Bei è la prima istituzione finanziaria ad essere allineata con l'accordo di Parigi".
"Siamo sempre stati in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, sia dal punto di vista del finanziamento di progetti 'verdi' che di supporto ai green bonds. Affrontare la crisi sanitaria ora è la priorità - ricorda - ma non ci deve far deragliare da quelli che sono gli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali. I programmi post crisi ci danno un'opportunità unica per costruire un'economia più verde", il Recovery Fund "è potenza di fuoco senza precedenti con cui l'Ue dimostra di essere in prima linea ma non può essere sola nella sfida climatica, la cooperazione internazionale è fondamentale".